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Tashiding è una piccola città molto pittoresca situata sulla cima di una collina collocata nel distretto occidentale del Sikkim, nell’Himalaya orientale dell’India vicino a Pelling. Il termine Tashiding significa “La Devota Gloria Centrale”. Questo villaggio si trova a circa 250 metri sul livello del mare ed è caratterizzato da un clima subtropicale. Si trova a circa 40 chilometri dalla sede del distretto di Gyalshing. Tashiding è abbastanza rinomata per il monastero che porta il suo stesso nome e che fu fondato nel 1641 d.C. Moltissimi devoti provenienti da tutto il mondo vengono per partecipare all’annuale Festival Bhumchu.
Il famoso monastero di Tashiding che caratterizza la cittadina, appartiene all’ordine Nyingmapa del buddismo tibetano ed è stato un centro di culto nel Regno del Sikkim sin dal 1700. A tutt’oggi occupa una posizione molto importante tra la gente del Sikkim. Costruito sulla cima della collina, si affaccia sui prati ed è circondato da splendide foreste mentre, dal punto in cui sorge, si possono ammirare le valli dei fiumi Rathong e Rangeet. Data la sua posizione strategica il monastero può essere visto anche da molto lontano.
La cittadina di Tashiding è considerata un piccolo paradiso per gli amanti della natura e per i fedeli buddisti. Al suo interno e tutto intorno ci sono luoghi degni di nota da visitare assolutamente:
Anche se Tashiding può essere visitata in qualsiasi momento dell’anno, coloro che desiderano assistere alla Cerimonia Bhumchu possono recarvisi nel mese di febbraio poiché è considerato il momento migliore per calarsi nello spirito della festa e il Sikkim in questo periodo dell’anno accoglie i visitatori in tutto il suo splendore.
Il monastero di Tashiding è un monastero buddista appartenente alla setta Nyingma del buddismo tibetano nel Sikkim occidentale, nell’India nord-orientale, ed è il monastero considerato tra i più sacri del Sikkim. È descritto come il “Cuore del Sikkim/Denzong”, citando la sua posizione di rilievo nella spiritualità di questi luoghi. Si trova in cima alla collina che sorge tra il Rathong chu e il fiume Rangeet, a circa 40 chilometri da Gyalshing e 19 chilometri a sud-est di Yuksam. Il Festival annuale di Bhumchu, che significa “Acqua santa” si svolge qui il 14° e il 15° giorno del 1° mese del calendario lunare tibetano, date che cadono spesso intorno ai mesi di febbraio o marzo. Indubbiamente è una delle feste più importanti e sacre per tutti i buddisti del Sikkim e dintorni in quanto fornisce anche ai visitatori e ai turisti in generale, una visione più profonda del buddismo e dei suoi costumi, delle credenze e dei rituali religiosi.
Il monastero di Tashiding, che porta il nome della città che sorge lì vicino, fu fondato nel 1641 da Ngadak Sempa Chempo Phunshok Rigzing che apparteneva alla setta Nyingma del buddismo tibetano. Ngadak fu uno dei tre saggi che tennero la cerimonia di consacrazione incoronando il primo re del Sikkim a Yuksom. Il Monastero fu poi ampliato e rinnovato nel 1717 durante il regno del terzo Chogyal Chakdor Namgyal. Il monastero di Tashiding, molto conosciuto anche all’estero come “Tashiding Monastery”, fa parte del circuito di pellegrinaggio religioso buddista a partire dal primo monastero di Yuksam nel Sikkim noto come monastero di Dubdi, Norbugang Chorten, monastero di Pemayangtse, rovine di Rabdentse, monastero di Sanga Choeling e lago Khecheopalri.
Questo monastero situato a un’altitudine di 1465 metri è costruito sulla cima di una collina a forma di cuore con il Monte Kanchendzonga che fa da sfondo panoramico. Il monastero è considerato il centro spirituale del Sikkim poiché è circondato da molti importanti altri loghi sacri distribuiti in tutte le direzioni come: il monastero di Dubdi a 23 km di distanza nella sua direzione settentrionale, il lago Khecheopalri (“lago che soddisfa il desiderio”) a nord-ovest, il monastero di Pemayangtse a ovest, il tempio di Shiva a Legship a sud, il monastero di Mongbrue gompa e Ravangla Bön a sud-est, il monastero di Ravangla Gelug a est, il monastero di Karma Kagyud Ralang a nord-est. Il monastero è una struttura di elevato valore storico, geograficamente ben posizionato, esteticamente bello, spiritualmente intriso di suggestioni profonde, un luogo in cui natura e spiritualità si uniscono, esortando l’umanità a rispettare i più alti valori morali. Geograficamente il monastero e la città di Tashiding sono circondati da quattro grotte divine situate in direzione dei quattro punti cardinali. Le quattro grotte dove i santi buddisti meditavano sono:
Questa cerimonia religiosa nacque circa tra il 755 e l’804 d.C in Tibet sotto il regno del re Trisong Deutsonin. Fu sotto il suo dominio che Guru Padmasambhava quando fu invitato in Tibet, eseguì una santa sadhana e consacrò la terra con l’acqua del suo “vaso sacro”, il quale fu in seguito nascosto come un tesoro nel suo luogo più benedetto, ovvero il Monastero di Tashiding nel Sikkim. Intorno al diciassettesimo secolo, poi, il vaso è stato nuovamente portato alla luce da una delle reincarnazioni di Padmasambhava ed è da quel momento che questa festa è stata ripristinata con tutta la sua gloria e splendore nella terra magica e misteriosa del Sikkim.
Nel 17° secolo, Ngadak Sempa Chemp costruì un piccolo Lhakhang in questa posizione. Questo fu ampliato e divenne l’attuale monastero durante il regno di Chogyal Chakdor Namgyal.
Pedi Wangmo costruì il monastero principale e installò molte statue che sono ancora visibili. Lhatsun Chenpo costruì i Chortens (stupa) considerati preziosi poiché spesso contengono reliquie.
Un quadro generale delle varie sezioni del monastero collegate con la città di Tashiding può essere suddiviso in cinque blocchi distinti, vale a dire, la piazza del mercato di Sinem, la periferia, la piazza principale del mercato, il monastero principale di Tashiding e l’area di Chorten (stupa).
La piazza del mercato di Sinek si trova su un dislivello del crinale da cui si ammirano i fiumi Rathong chu e Rangeet. Qui si trova un gompa chiamato “Sinolochu Gompa” da cui parte un varco che conduce al monastero di Tashiding in direzione sud. L’insediamento è distribuito in modo longitudinale e si trova a circa 23 chilometri da Yuksom. Una grande pietra “Mani” (un tipo di stupa) è visibile all’ingresso di questo insediamento e del mercato di Tashiding.
Dal centro principale del mercato partono sia una strada che un sentiero i quali conducono entrambi all’accesso del Monastero. Il sentiero in direzione sud ha una leggera pendenza e passa attraverso un Mani e in seguito di fronte a diverse “ruote del vento” di preghiera che terminano di fronte al cancello d’ingresso del Monastero.
Il monastero stesso è costituito da un Mani Lhakang all’ingresso circondato da bandiere, e conduce alla struttura di accoglienza. Da questo punto in avanti c’è il principale Tashiding Gompa che è chiamato Chogyal Lhakhang (monastero), seguito dalla “casa della lampada al burro”, quattro chortens (stupa), ‘Tsenkhang’, una nuova “casa di lampade al burro” e infine termina al ‘Guru Lhakhang’, che è il tempio di Guru Rinpoche. Altre strutture essenziali di base come la cucina, la scuola e gli alloggi residenziali si trovano sul lato sinistro del percorso che conduce al monastero.
Nella “zona di Chorten”, sono presenti 41 stupa classificati come “Chotens dell’Illuminazione”, “Chortens della riconciliazione” e “Chortens del grande miracolo”, che sono tutti di Rinpoches e Tathāgatas.
Il tempio principale, comunque, ha subito lavori di ristrutturazione in tempi moderni ed è stato praticamente ricostruito ma è ancora circondato da edifici tradizionali e stupa all’estremità del sito, che contengono le reliquie di Sikkim Chogyals e Lamas, tra cui lo stupa Thong-Wa-rang-Dol che si ritiene pulisca l’anima di chiunque lo guardi.
Degne di nota sono anche le lastre di pietra chiamate Mani, opera di Yanchong Lodil che le vi ha inciso le sacre iscrizioni buddiste, come il noto mantra “Om Mane Padme Hum”. È stato infatti Yanchong Lodil, il Maestro Artigiano, a realizzare le lastre che circondano il monastero sulle quali è stato inciso il sacro mantra buddista.
Ci sono diverse leggende legate a questo monastero tra i più famosi e al festival Bhumchu che si tiene in questo luogo. Una di queste narra dei tre monaci che consacrarono il primo Chogyal del Sikkim a Yuksam. Si dice che i tre monaci videro un insolito fenomeno divino di luce intensa che brillava sulla cima del monte Kanchendzonga, che si rifletteva in un punto vicino al luogo in cui è stato costruito l’attuale monastero di Tashiding. Allo stesso tempo, è stato notato anche un forte profumo di incenso seguito da un’avvolgente musica divina che pervadeva ogni cosa. Il primo Chogyal che visitò il sito dopo aver ascoltato questo insolito evento, eresse un piccolo chorten nel sito e lo chiamò Thongwa-Rang-Grol. La leggenda glorifica ulteriormente il luogo affermando che anche una sola semplice vista dello stesso “conferisce l’auto-emancipazione”.
Un’altra leggenda affascinante è legata alla celebrazione del festival Bhumchu al monastero di Tashiding. La leggenda è fatta risalire all’arte tantrica. Guru Padmasambhava, mentre insegnava il sistema tantrico di “Mahakarunika Avalokiteshvara Sadhana e iniziazione all’emancipazione dal ciclo dell’esistenza mondana” al re Trisong Duetsen, il principe Murub Tsenpo, Yeshe Tsogyal e Verotsana in Tibet, santificò lo stesso vaso sacro con acqua santa, come abbiamo già accennato, vaso che ora è conservato nel monastero di Tashiding e venerato durante il festival Bhumchu. Questo vaso è composto da cinque tipi di gioielli pregiati, terra divina e acqua santa che si dice siano stati raccolti da Padmasambhava da centri religiosi in India, Odiuana e Zahor. Il vaso fu realizzato dalla divinità irascibile Damchen Gar-bgag e santificato dallo stesso Guru Padmasambhava eseguendo la “Sadhana di Yidam Chuchig Zhal” (che significa “divinità tutelare di undici teste”). In questa occasione, divinità celesti apparvero nel cielo e successivamente si fusero nell’acqua santa contenuta nel vaso. Il vaso, dopo la consacrazione, traboccava e l’acqua si disperdeva in “tutte le direzioni sotto forma di raggi”. Questo rituale fu immediatamente seguito da un terremoto, che fu considerato un segno di buon auspicio. Il momento divino ha anche visto la presenza delle quattro divinità guardiane, vale a dire il Gyalchen Dezhi /Cutur – Maharajika del Dharma e gli dei trentatré cieli (Samchu Tsasumgyi Lhanam) che hanno “inondato di fiori dal cielo”. L’evento fu testimoniato dai devoti e Padmasmabhava distribuì l’acqua santa dal vaso a tutte le persone riunite, che spiritualmente ne beneficiarono. Il vaso fu poi nascosto come un tesoro sotto la cura delle divinità. Tuttavia, il vaso fu riscoperto e nel tempo passò attraverso le mani di diversi uomini santi per essere poi infine posto a Tashiding da Terton Ngdag Sampachenpo. Durante il regno del primo sovrano del Sikkim, Phuntshog Namgyal, il Terton recitò l’inno sacro “Om Mani Padme Hum” cinque miliardi di volte mentre diversi eventi unici venivano testimoniati anche in Sikkim. Dopo la cerimonia religiosa il vaso con l’acqua è stato tenuto in mostra in una piccola camera del monastero sotto la custodia dello stesso Chogyal, e viene aperto una volta all’anno durante il festival Bhumchu.
Il festival di Bhumchu, che è legato da un’antica leggenda a Guru Padmasambhava, parla dunque di un vaso divino pieno di acqua santa conservato nel monastero, che viene aperto per l’esposizione pubblica e il culto ogni anno la notte prima del giorno della Luna Piena nel primo mese del calendario tibetano. Bhumchu (Bhum=pentola; Chu = acqua) è una festa buddista celebrata per predire il futuro. In questo vaso, l’acqua proveniente dal fiume Rathong chu viene conservata per un anno e custodita nel monastero di Tashiding. Viene aperto durante la festa dai lama che ispezionano il livello dell’acqua e per questo motivo è chiamato il festival dell’acqua santa. La credenza è che l’alterazione della quantità e della qualità dell’acqua raccolta nel vaso nell’arco di un anno indicherebbe la fortuna del Sikkim e della sua gente nell’anno successivo. Se viene riempito fino all’orlo (che viene interpretato come una misura di aumento di 21 tazze), l’anno successivo sarà prospero. Se è vuoto, seguirà la carestia, e se è mezzo pieno è previsto ancora un anno prospero. Se l’acqua è inquinata dalla polvere ciò viene interpretato come un segno di conflitto e scontro. Una volta ispezionato il vaso e concluso il festival di Bhumchu, i lama riempiono il vaso con acqua fresca del fiume e lo sigillano per l’apertura dell’anno successivo.
La procedura seguita per estrarre l’acqua sacra dal vaso è che la prima tazza di acqua sacra viene estratta per benedire i membri della famiglia reale dei Chogyal, quindi la seconda tazza è destinata ai Lama e la terza tazza d’acqua è destinata ai devoti a cui è distribuita. I pellegrini vengono al monastero da tutte le regioni del Sikkim per essere benedetti con l’acqua santa. Il festival è di particolare importanza per i Bhutia (tibetani etnici) del Sikkim che detengono “l’acqua vitale dei fiumi” con grande riverenza. La festa cade, come già specificato, tra il 14° e il 15 ° giorno di luna piena del primo mese tibetano o mese indù di Magh corrispondente a febbraio/marzo secondo il calendario gregoriano.
Lo scopo fondamentale del festival è quello di evidenziare l’importanza dell’acqua come risorsa preziosa da conservare così come è importante preservare la sua purezza. La profezia invia anche un messaggio fondamentale all’essere umano sul fatto che le acque non dovrebbero essere inquinate. In questo modo il festival testimonia la sua rilevanza a livello ambientale che viene così divulgata.
Conscious Journeys ha approntato un percorso di viaggio specifico per portarvi nel cuore di queste meraviglie. Durante il nostro itinerario tra Sikkim e Buthan potrete ammirare lo splendido di Monastero di Tashiding e lasciarvi avvolgere dalle atmosfere di profonda spiritualità del Festival di Bhumchu.
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