Buddismo tibetano, viaggio nell’India del Nord

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Buddismo tibetano

Attraverso i viaggi di Conscious Journeys potrai scoprire il buddismo tibetano nell’India del Nord, tra antichi monasteri e ritiri di meditazione spirituale per vivere un’esperienza autentica con i monaci tibetani.
Il Buddismo è una religione (sebbene la sua classificazione come tale sia tuttora dibattuta) antichissima e tra le più diffuse del mondo. Nata dagli insegnamenti dell’asceta itinerante indiano Siddharta Gautama (attorno al VI-V secolo a.C.), si divide in dottrine basate sulle Quattro nobili verità. Dunque che cos’è il buddismo? Oggi il termine raggruppa tutte le tradizioni, i sistemi di pensiero, le pratiche spirituali, nate in seguito alle varie interpretazioni delle antiche dottrine, evolutesi in modo molto eterogeneo. Originatosi come disciplina spirituale si tramutò poi in una dottrina filosofica e, secondo alcuni autori, in una religione “ateistica”, intendendo con tale definizione non la negazione dell’esistenza divina, ma il fatto che la devozione agli dei, sebbene positiva, non sia considerata la via che conduce alla liberazione ultima. Dall’India il Buddismo si diffuse, nell’arco dei secoli, nel Sud-est asiatico e in Estremo Oriente, giungendo in Occidente solo nel XIX secolo. Il termine buddhismo fu coniato proprio in Occidente, per identificare gli insegnamenti di Siddharta Gautama, “il Buddha”.
Un termine simile, che possa esprimere questo concetto, non esiste in nessuno dei paesi dell’Asia originari di tale dottrina.
Nel tempo tante scuole e correnti si sono generate all’interno del Buddhismo e per un profano è difficile comprenderne i limiti e le sfumature. Si può dire che le principali attualmente esistenti siano la scuola Theravada, le scuole del Mahayana e le scuole Vajrayana.
Fondamento del Buddhismo Theravada sono le Quattro nobili verità, che Buddha comprese nel momento del proprio risveglio spirituale, sotto l’albero della Bodhi.
Esse sono:

  1. Verità del Dolore
  2. Verità dell’origine del dolore
  3. Verità della cessazione del dolore
  4. Verità della via che porta alla cessazione del dolore.

Tale dottrina fu esposta dal Buddha nel 528 a. C., a soli 35 anni, nel parco delle gazzelle a Sarnath, vicino Varanasi. Queste verità riguardano l’aspetto pratico della condotta di vita e della pratica spirituale buddhista nel Nobile ottuplice sentiero, secondo cardine dottrinale del Buddhismo. Punti salienti della visione buddhista della “realtà percettiva” guidata dall’insegnamento del Buddha, sono:

  • La dottrina della sofferenza o dunkha, ossia che tutti gli aggregati (fisici o mentali) sono causa di sofferenza qualora li si voglia trattenere ed essi cessino, oppure si voglia separarsene ed essi permangano.
  • La dottrina dell’impermanenza o ahitya, ossia che tutto quanto è composto di aggregati (fisici o mentali) è soggetto alla nascita ed è quindi soggetto a decadenza ed estinzione, in quanto ciò accade agli aggregati che lo sostengono;
  • La dottrina dell’assenza di un io eterno e immutabile, la cosiddetta dottrina dell’anatman come conseguenza di una riflessione sui due punti precedenti.

A tale quadro dottrinario, il Buddhismo Mahayana aggiunge le dottrine esposte nei Prajnaparamita sutra e nel Sutra del Loto, in cui la dottrina della vacuità assume un ruolo centrale, in quanto correla, nella Realtà assoluta, tutte le altre realtà e dottrine. Il Buddhismo Vajrayana è un ulteriore sviluppo della corrente Mahayana, alla quale aggiunge alcuni insegnamenti “segreti” denominati Tantra e di cui tratta la propria letteratura religiosa. Proprio la corrente Mahayana / Vajrayana in area tibetana si è sviluppata nella particolare forma del Buddismo tibetano. Secondo la storiografia tradizionale il buddismo tibetano nacque nel periodo del re Songtsen Gampo (622-649 d.C.), che aveva ereditato dal padre un regno molto esteso. Due delle sue mogli erano ferventi buddhiste e per render loro onore, il re ordinò la costruzione del primo tempio buddhista in Tibet, il Jo-khang a Lhasa, e qui spostò la sua residenza. Dopo un periodo di prima diffusione, i seguaci del buddismo tibetano subirono una dura persecuzione attorno al IX secolo, per poi diffondersi nuovamente. Il buddismo tibetano si divide in quattro scuole principali: Nyingmapa (la più antica), Sakyapa, Gelugpa e Kagyupa.

Viaggio in India

Per scoprire il buddismo tibetano in tutte le sue sfaccettature, Conscious Journeys propone due tipologie di viaggio: La Valle dello Spiti: un caleidoscopio himalayano, un itinerario più leggero e panoramico, e due esperienze di meditazione buddista tibetana con Monaco per un mese e Dieci giorni da Monaco tibetano, dei ritiri spirituali buddisti per vivere un’immersione nel mondo buddista, proprio come i monaci tibetani.
Entrambi i tour partono da Delhi e proseguono con Shimla, Kalpa e Tabo, per poi prendere direzioni diverse. L’itinerario della Valle dello Spiti conduce poi nella Pin Valley e a Demul, Komic e Kaza, fino a giungere al Monastero di Pangmo, dove si trascorreranno due giorni per osservare da vicino la vita quotidiana delle suore tibetane ed imparare qualcosa sulle pratiche del buddismo tibetano. La Valle dello Spiti saprà rapire i viaggiatori con i suoi panorami mozzafiato e con l’atmosfera antica e spirituale che la avvolge. Le sistemazioni lungo il tragitto saranno per lo più presso famiglie, per aggiungere una sfumatura di calore casalingo al viaggio. I ricavi generati dal viaggio saranno usati per sostenere progetti di sviluppo sostenibile nello Spiti.
Il tour Monaco per un mese è sicuramente più impegnativo ed intenso, come durata e come intensità dei percorsi di trekking. Dopo Tabo si proseguirà verso Dhankhar e Kaza, per visitare questi antichi villaggi ed i loro monasteri. Giunti a Kungri si trascorreranno 6 giorni nel monastero appartenente alla setta Nyingma del Buddismo tibetano Vajrayana. Una piccola cerimonia vi introdurrà alla vostra esperienza buddhista e nei giorni successivi si dovranno seguire il programma giornaliero e le regole del monastero. Si scopriranno i punti salienti della religione buddista e se ne comprenderà meglio la complessità e vastità. Fondamentale è la lingua Bhoti (tibetana) in cui sono scritti la maggior arte dei testi sacri del buddhismo tibetano, ma anche l’importanza che per i monaci riveste l’ imparare inglese ed Hindi.
Per i monaci è anche fondamentale imparare a suonare uno strumento musicale, sia per ampliare le esperienze spirituali e raggiungere stati di coscienza più profondi, sia per accompagnare le cerimonie ufficiali. Durante la permanenza al monastero saranno illustrati i concetti di Yantra, Mantra e Tantra. Una volta padroneggiati i primi due, è possibile passare alla scienza del Tantra, per la quale serve una vita di completa abnegazione. Le lezioni introduttive sul Buddhismo Nyingmapa saranno molto utili per comprendere le fondamenta di tale dottrina e in particolare saranno trattati gli insegnamenti filosofici che riguardano la Disciplina, la Verità, la Compassione e la Saggezza.
Le preghiere ed i Mantra, ripetuti quotidianamente dai monaci, costituiscono una parte fondamentale del buddismo tibetano e della vita quotidiana al monastero e lo saranno anche per i visitatori durante la loro permanenza. Altro aspetto essenziale è la meditazione buddista, disciplina complessa, che non potrà essere appresa in così poco tempo, ma saranno illustrate alcune tecniche basilari ed in particolare si imparerà a praticare il Longro (la pratica per ripulire l’organismo dei 3 veleni).
Altri aspetti significativi della vita nel monastero sono la creazione di Tormas e Mandala, nei quali ci si potrà mettere alla prova. Alla fine del soggiorno sarà illustrato il Nuangnay, un tradizionale digiuno e ritiro nel silenzio, che gli ospiti dovranno effettuare per approfondire le loro pratiche. Si avrà anche la possibilità di assistere ad una performance dei Bhuchen, una setta unica di artisti teatrali tibetano che si trovano solo qui, nella Valle del Pin. Durante questi 6 giorni si avrà
Lasciato il monastero di Kungri, il ritiro Nuangnay continuerà anche a Phukchong, mentre a Kaza ci sarà un incontro per commentare l’esperienza appena vissuta e confrontare le proprie opinioni riguardo il buddismo tibetano. Chiuderanno il viaggio Manali, Bir e Dharamshala, per poi tornare a Delhi e da lì ripartire.
Di certo questi tour non basteranno a rendere giustizia alla vastità del Buddismo tibetano, pratica antica e affascinante, ma sicuramente sapranno dare le giuste informazioni, a chi fosse interessato, su come diventare buddista, sui principi del buddismo e sulla vita quotidiana che si svolge nei monasteri.

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