Chennai, la caotica capitale del Tamil Nadu

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Se state pensando di programmare un viaggio in India per immergervi nelle atmosfere magiche di questo paese e assaporare sia le sue contraddizioni che la sua profonda spiritualità, non potete evitare di visitare Chennai. Esplorare l’antica megalopoli di Chennai, che anticamente si chiamava Madras, vi trasporterà in una dimensione affascinante. Chennai è uno tra i luoghi più incredibili del continente indiano, dove modernità e cultura coabitano pacificamente.

Chennai India, l’antica megalopoli un tempo nota come Madras

Chennai è una città brulicante di vita che sorge su una località della costa prospiciente la baia del Golfo del Bengala, chiamata Coromandel, nell’India del Sud ed è il capoluogo dello stato di Tamil Nadu. Fino al 1996 Chennai era conosciuta con il nome di Madras India che, nell’attuale megalopoli, corrisponde al nome di uno dei suoi quartieri storici, quello più centrale. La città, che possiede un rilevante polo per commercio e industria, ha al suo attivo anche un considerevole e cospicuo patrimonio sia culturale che artistico.

Chennai è attraversata da due fiumi: il Cooum (o Koovam) che scorre nel centro, e l’Adyar che defluisce più a sud. I due fiumi sono uniti dal canale Buckingam che si snoda parallelamente alla costa per circa quattro chilometri. Nonostante alla foce del fiume Adyar vi siano riserve naturali protette, purtroppo entrambi i fiumi risultano essere molto inquinati.

La città è il polo centrale per la produzione dell’industria automobilistica dell’India. Dai suoi stabilimenti esce circa l’ottanta per cento delle auto prodotte nel continente. Inoltre rappresenta un forte polo attrattivo per quelle aziende occidentali che cercano (come spesso accade) mano d’opera a basso costo. La zona limitrofa di Chennai rivela anche la presenza di numerose e pregevoli cave di talco. Chennai è famosa anche per i suoi grandi impianti sportivi nei quali ospita eventi come il Torneo di tennis ATP Chennai Open.

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La storia di Chennai

Il distretto in cui sorgeva la vecchia Madras, poi divenuta Chennai, ha sempre mostrato uno sviluppo prospero sin dai più lontani secoli in cui regnavano le dinastie del sud dell’India, in special modo nella città di Mylapore che oggi è uno dei quartieri del centro di Chennai. Fu nel 1522 che i portoghesi presero il controllo di Mylapore, costruendovi un porto che prese il nome di São Tomé de Meliapore. La città fu gestita dai portoghesi fino al 1749 tranne per un periodo, dal 1622 al 1687, in cui furono invece i francesi ad occuparla.

Ma la costa del Golfo del Bengala, Coromandel, aveva suscitato interesse anche da parte di altre nazioni dell’Europa già nel ‘600. Gli Olandesi, ad esempio, nel 1612 presero possesso della zona di Pulicat, situata a 60 chilometri a nord. Gli inglesi si fermarono nella zona di Armagaon, situata molto più a nord. I francesi scelsero Pondicherry intorno al 1674, dopo aver occupato anche Mylapore. La British East India Company, meglio nota come la “Compagnia Inglese delle Indie Orientali”, nel 1639 riuscì ad assicurarsi una concessione provvisoria per un territorio collocato vicino ad un villaggio poco più a nord di Mylapore dove vivevano prevalentemente pescatori: il villaggio di Madraspatnam. Fu in questo luogo e precisamente sul tratto di spiaggia vicina molto importante per la sua posizione strategica vicino alla foce del fiume Cooum, che l’anno successivo fu costruito il famoso Forte Saint George. In seguito questa costruzione si trasformò nel punto di riferimento della zona intorno alla quale si sviluppò Madras come città coloniale e, nello specifico, proprio il villaggio di Chennapatnam da cui poi nacque il nome di Chennai.

L’accordo per questa concessione aveva, in un primo momento, due anni di validità ma, a poco a poco, vene ampliato. Nello specifico, fu annessa nel 1672, anche la limitrofa città storica di Triplicane. Madras fu governata a partire dal 1687 e per cinque anni, da Elihu Yale. Le ricchezze accumulate dal governatore Yale nel corso di quei cinque anni, gli consentirono di istituire un finanziamento per la fondazione dell’Università che portava il suo nome, l’Università di Yale.

I francesi vollero la loro parte e, nel 1746 conquistarono Madras. Gli inglesi, per contro, se ne riappropriarono nel 1749, con la stipula del Trattato di Aquisgrana, acquisendo anche la gestione di Mylapore, strappata ai portoghesi. Per evitare poi ulteriori aggressioni, rafforzarono le difese della città.

Così, verso la fine del diciottesimo secolo, gli inglesi si erano appropriati della quasi totalità del Tamil Nadu e del distretto degli stati di Andhra Pradesh e Karnataka. Fu così che Madras diventò la capitale di questo territorio gestito dagli inglesi.

Nel periodo di dominazione coloniale, la città vide il suo maggiore sviluppo sia come base navale, sia come agglomerato urbano. Verso la fine dell’ottocento, grazie alla costruzione della ferrovia, Madras poté essere messa in comunicazione con altre città di grande importanza come Calcutta, che oggi si chiama Kolkata e Bombay, che oggi ha preso il nome di Mumbai. Chennai, durante la seconda guerra mondiale, fu l’unica città dell’India ad essere attaccata da parte delle potenze coinvolte nel conflitto. I danni che riportò furono l’esplosione di un deposito di stoccaggio del carburante, centrato da proiettili dell’incrociatore tedesco SMS Emden.

Nel 1947, quando si ratificò l’indipendenza dell’India, la città divenne la capitale dello Stato di Madras, stato che nel 1968 divenne Tamil Nadu. A livello storico, dal 1965 al 1967, Chennai è stata la culla del movimento Tamil, che si ribellava all’obbligo dell’utilizzo della lingua hindu nel paese. Altri momenti critici a livello sociale, vedono Chennai coinvolta in episodi di intolleranza collegati ai conflitti di tipo etnico con lo Sri Lanka. Rajiv Gandhi, il primo ministro dell’epoca, fu ucciso nel 1991 nella città di Sriperumburdur, vicina a Chennai, durante la sua campagna elettorale nel Tamil Nadu. Infine, la città ha subito uno degli episodi più recenti che ha sconvolto il mondo: lo tsunami del dicembre 2004 che ha causato a Chennai gravi perdite in vite umane e in distruzione.

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Chennai cosa vedere

Intraprendere un viaggio nella zona meridionale dell’India significa fermarsi per contemplare gli splendidi templi del Tamil Nadu e necessariamente occorre cominciare questa esplorazione da Chennai, tappa obbligatoria che i viaggiatori non possono farsi sfuggire. L’invito ai “viaggiatori consapevoli” è quello di non lasciarsi intimorire dalle gigantesche dimensioni della città e dal suo incontenibile caos. Se da una parte è comprensibile esserne scoraggiati, dall’altra è facile comprendere come questa megalopoli racchiuda in sé meraviglie e templi affascinanti, oltre a diversi quartieri che permettono ai visitatori di toccare con mano la quotidianità di questa grande città dell’India. Ecco che vi consigliamo di immergervi totalmente nella sua atmosfera osservandola con gli occhi divertiti di chi la vede per la prima volta. Fatevi attraversare dai rumori continui dei clacson, dalle urla degli ambulanti, assaporate gli aromi del cibo che si spargono nell’aria. Non abbiate fretta di visitare i musei e i templi in preda dall’ansia, pian piano scoprirete cosa vedere a Chennai e perché. Se vi aprirete a Chennai, essa vi sommergerà di stimoli incredibili e potrete toccare con mano l’unicità di ognuno dei suoi quartieri. La singolarità di Chennai si esprime attraverso le numerose bellezze che potrete visitare. Vediamole insieme, in attesa di portarvi con noi alla sua scoperta con un viaggio unico.

Marina Beach

Si tratta di una delle località tra le preferite dalla popolazione di Chennai, insieme a T-Nagar, dove trascorrere del tempo in relax. Non sono, tuttavia, spiagge su cui sdraiarsi a prendere il sole in costume. In questo luogo, infatti, la popolazione locale si bagna nell’Oceano Indiano da vestita. L’atmosfera in ogni caso è vacanziera, con persone che passeggiano ammirando il mare e lasciandosi lambire dalle onde. Oltre ai venditori ambulanti, troverete anche famiglie che fanno pic-nic sulla spiaggia e qualcuno che noleggia dei cavalli per fare passeggiate in riva al mare. In questo luogo è possibile vedere molte delle usanze e abitudini degli indiani quando si ritagliano del tempo libero. Più a nord, sempre sulla passeggiata che costeggia il mare, sorge una zona fitta di mercati e bancarelle, oltre a improvvisati tiro al bersaglio e banchetti per i tatuaggi.

Elliot’s Beach & Ashtalakshmi Temple

Questa spiaggia è poco frequentata rispetto a Marina Beach, quindi più tranquilla, ma è anch’essa una delle cose da vedere a Chennai. Le due spiagge si assomigliano molto, in ogni caso, per struttura e per tipologia dei frequentatori. Anche in questo caso alle donne, è bene ricordarlo, non è consentito mettersi in costume. L’Ashtalakshmi Temple si affaccia direttamente sulla spiaggia, e nei pressi si trovano gruppi di baracche nelle quali vivono i pescatori. Il tempio si affaccia direttamente sul mare ed è molto suggestivo. Si tratta di un tempio induista, consacrato a Lakshmim, consorte di Vishnu, dea della salute e alle sue otto forme di manifestazione.

George Town Bazaar (detta anche Black Town)

Fra le altre cose sicuramente da vedere a Chennai c’è questo enorme mercato, nato verso la fine del 1600 per consentire gli scambi con la località limitrofa di Fort Saint George. Nel corso dei secoli si è sviluppato ed ampliato consolidando la sua caratteristica vitalità ed eterogeneità oltre alla decisione di costruire, al su interno, templi e altri luoghi di culto.  Al giorno d’oggi è considerato uno dei quartieri più singolari e stimolanti di Chennai, nel quale perdersi visitando i negozi stipati nelle strade tra fiori, piccole rivendite di prodotti tecnologici, oppure verdura e frutta, spezie e molto altro. È proprio in questo bazaar che il viaggiatore può calarsi pienamente nell’atmosfera eccitante e piena di vita della città. Una vera e propria immersione nel caos cittadino e, allo stesso tempo, la possibilità di raccogliersi in preghiera in uno dei numerosi templi induisti che troverete durante la vostra visita. Nella parte estrema della città di George Town, in direzione est, potrete visitare una costruzione molto particolare, realizzata in pietra rossa. Si tratta dell’High Court di Chennai, annoverato tra i tribunali più grandi del mondo e indubbiamente tra i più particolari per la struttura architettonica e per le dimensioni.

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T-Nagar, il regno della seta

Il quartiere di T-Nagar contiene tante meraviglie dell’artigianato che un visitatore non potrà evitare di apprezzare, e che rientrano sicuramente fra la cose da vedere a Chennai. Vi si trovano stupendi drappi di seta, sari e stole realizzati con cura e dai colori e fogge raffinati. Calatevi in questa intensa esperienza di vita locale e assaporate il vivace chiasso che si spande per tutto il quartiere.

Forte St. George

Chennai, quando ancora si chiamava Madras, fu costruita proprio intorno alle mura del Forte, nel 1653, ad opera della Compagnia Britannica delle Indie Orientali. Di evidente importanza e di innegabile valore a carattere storico, il complesso di Forte St. George è in realtà costituito da un gruppo di fabbricati destinati a funzione governativa. All’interno del complesso potrete visitare la St. Mary’s Church, oltre al Fort Museum che ospita alcuni dei cimeli relativi al periodo coloniale inglese in India.

Il Tempio di Kapaleeshwarar

Questo tempio, tra più grandi e singolari, si trova nel quartiere di Mylapore, ed è un’altra delle cose che dovete assolutamente vedere a Chennai. Il tempio risulta essere, infatti, uno tra i più antichi di Chennai, infatti è datato circa intorno al settimo secolo, e pertanto caratterizzato da uno stile architettonico dravidico. Il tempio ha due ingressi: il primo e più importante è contrassegnato da un grande Gopuram, alto più di 40 metri; il secondo ingresso si affaccia sulla grandissima vasca, o tank, dove i fedeli compiono il rituale dell’abluzione, circondata dai ghat (i canali che la collegano al fiume).

Little Mount & St. Thomas Mount

In questo angolo di mondo così ricco di storia e tradizioni, è possibile trovare anche tracce della cristianità. Ci riferiamo a San Tommaso, l’apostolo scettico che, per accettare la resurrezione di Gesù pretese di verificare le sue ferite mettendo il dito nel costato. Secondo quanto si racconta, sul Little Mount, si troverebbe una caverna nella quale San Tommaso avrebbe vissuto in solitudine e al riparo da vessazioni, intorno al 58 d.C. Sempre secondo la tradizione tramandata nei secoli, il Santo sarebbe poi morto sul monte che avrebbe in seguito portato il suo nome (St. Thomas Mount), e dove appunto spirò a seguito del martirio subìto.

Il tramonto al Thalankuppam Pier

Questa terra così affascinante regala emozioni forti grazie ai suoi incantevoli paesaggi e alle sue bellezze architettoniche. Un ulteriore suggestione di grande effetto, e sicuramente fra le cose da vedere a Chennai, è quella che si sperimenta assistendo a un tramonto visitando il Thalankuppam Pier, un luogo particolare, trasformatosi nel tempo in un posto dai tratti onirici grazie al suo aspetto tra il tardo modernismo e una dimensione che va oltre la parabola discendente della tecnologia, quasi a mostrare un futuro distopico. Ma una volta non era così: in passato questo era un villaggio di pescatori dove la natura era rigogliosa e il pesce pescato era il migliore della costa. L’industrializzazione e l’ingordigia di coloro che sfruttano persone e cose hanno trasformato, nell’arco di cento anni, il volto di questa porzione della città. Quando parliamo di contraddizioni, ci riferiamo anche a queste dicotomie che purtroppo ledono in modo permanente una parte del territorio. Ecco perché, con l’impegno del turismo consapevole, noi di Conscious Journeys lottiamo per aiutare la popolazione di questi luoghi magnifici a rivendicare la tutela delle loro tradizioni culturali. Vogliamo evitare, infatti, che la bellezza debba cedere il passo all’interesse e allo sfruttamento.

Cosa vedere a Chennai e dintorni

Visitare Chennai implica non perdersi assolutamente nulla della sua singolarità. Ecco che, allora, non potrete evitare di esplorare Kanchipuram, definita la ‘città dei mille templi’, che compare tra le sette città sacre del continente indiano. Senza fretta, potrete ammirare tutte le bellezze del luogo, spingendovi fino a nord dove si trova il lago Pulicat, noto perché è possibile percorrerlo in barca per contemplare la miriade di fenicotteri rosa che abitano il Bird Sanctuary.

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Alla scoperta di Chennai e del Tamil Nadu

Conscious Journeys propone ai suoi viaggiatori ecosostenibili, un percorso nel Tamil Nadu che toccherà i punti più ricchi di storia e tradizione del territorio. Il Tamil Nadu, uno dei quattro stati denominati Dravidici, è chiamata la ‘terra dei Templi’ e vanta una storia millenaria. Oltre ai suoi numerosi luoghi di culto, il Tamil Nadu è famoso per la ricchezza e per l’eterogeneità della sua cultura e delle sue bellezze. Colline stupende, luoghi densi di storia, bellezze naturali, danze, musica e arti manuali sopraffine si uniscono alla squisita cucina tradizionale del luogo.

Durante la nostra visita in questo splendido scorcio di India percorreremo l’intero stato dal nord fino al sud visitando, oltre a Chennai, anche le antiche capitali del paese e toccando, oltre alle mete inserite nei tour classici, anche destinazioni ricche di fascino particolare che sono al di fuori dei soliti canoni “turistici”. L’intento è quello di farvi conoscere davvero questo territorio, permettendovi di entrare in empatia con la profonda spiritualità e il misticismo che emana. Le attività che potrete sperimentare saranno molteplici e, tutte, hanno lo scopo di farvi conoscere da vicino questa parte di India, in special modo per tutto quello che riguarda l’operatività delle organizzazioni locali impegnate, insieme a noi di Conscious Journeys, nell’aiutare le parti sociali più deboli con un occhio di riguardo nei confronti dei bambini.

Ancora una volta potremo immergerci in un itinerario denso di significato. Non si tratta di un semplice viaggio ma di un tuffo in una dimensione tanto profonda quanto suggestiva, capace di stimolarci profonde riflessioni utili per la nostra crescita evolutiva di esseri umani. Non perdete questa occasione speciale, vi aspettiamo!

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