Auroville, l’utopia della città universale in India

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AUROVILLE

Auroville, soprannominata “la città dell’aurora”, è un’utopia fatta realtà, un’isola che non c’è d’Oriente. Una città nata con l’intento di essere universale, dimora accogliente per chiunque voglia vivere in una pacifica comunità internazionale. La cittadina di Auroville si trova nel distretto di Viluppuram, nell’India meridionale, e copre un’area a cavallo tra il Tamil Nadu ed il Territorio di Pondicherry. Fu fondata il 28 Febbraio 1968 dalla francese Mirra Alfassa (conosciuta anche come “la Madre”), devota collaboratrice spirituale di Sri Aurobindo, filosofo indipendentista e guru indiano, e progettata dall’architetto Roger Anger. Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti i rappresentanti di 124 Paesi, ed ognuno di loro portò con sé una manciata di terreno dalla propria terra natale, tuttora conservata in un’urna di marmo ad Auroville. La riforestazione e l’irrigazione dell’area prescelta, richiesero il contributo di centinaia di persone, trattandosi di una zona praticamente desertica. La Madre creò anche la “Auroville Charter”, 4 punti che sottolineano la filosofia che sottende la città:

  1. Auroville non è di proprietà di nessuno. Auroville appartiene all’Umanità intera. Coloro che vivono ad Auroville, devono essere prodighi servitori della Coscienza Divina.
  2. Auroville sarà il luogo di un’educazione senza fine, di un costante progresso e di una giovinezza senza vecchiaia.
  3. Auroville si propone come ponte tra passato e futuro. Approfittando di tutte le scoperte esteriori ed interiori, Auroville si lancia con coraggio verso le future realizzazioni.
  4. Auroville sarà un luogo di ricerca materiale e spirituale, per divenire l’incarnazione vivente della vera Unità Umana.

Il nome è di derivazione francese ed unisce le parole “aurore”, che significa alba/aurora, e “ville”, che significa città: Auroville è la città del domani, di un giorno nuovo, di un futuro diverso. Il termine Auroville, però, è anche un omaggio a Sri Aurobindo, considerato come il fondatore spirituale, nonostante morì prima della sua creazione.

SRI AUROBINDO

Sri Aurobindo fu un poeta, filosofo e mistico indiano, considerato dai suoi discepoli come un avatar, ovvero un’incarnazione dell’Assoluto. Nato nel 1872 a Calcutta, fu mandato dal padre, assieme ai fratelli, a studiare in Inghilterra, per garantirgli un’educazione libera dalla cultura e dalla religione indiane. Tornò in India nel 1893 e da subito cominciò ad interessarsi alla situazione economica e sociale del suo paese, per valutare la possibilità di una rivolta anti-britannica. Da allora fu sempre molto impegnato nella lotta per l’Indipendenza dell’India, divenendo rettore dell’Università Nazionalista, leader del Partito Nazionalista del Bengala e giornalista di denuncia. Fu anche arrestato, perché considerato un soggetto pericoloso dalle autorità, ma non si arrese mai. Divenne anche Yogi, fuggì a Pondicherry per sfuggire ad un altro arresto e qui assieme alla sua compagna spirituale, Mirra Alfassa, “Mère”, mette a punto la sua visione del mondo, che trascrive nelle sue opere letterarie. Nel 1926 Sri Aurobindo si ritirò nella sua stanza e non ne uscì più fino alla sua morte nel 1950: «Non è contro il governo britannico che ora devo battermi, questo chiunque può farlo, ma contro l’intera Natura universale!» e per far questo aveva bisogno di concentrazione. Così giunse alla conclusione che il mondo manifestato non è un’illusione o un errore che l’anima dovrebbe rifiutare per far ritorno al cielo o rientrare nel Nirvana: il mondo è la grande scena di una evoluzione spirituale, un’avventura della Coscienza per mezzo della quale dall’Incoscienza originaria si va sviluppando una manifestazione progressiva, in divenire, della Coscienza Divina, celata fin dall’origine o involuta nella Materia. La mente rappresenta il punto più alto raggiunto dall’evoluzione, ma non è la più elevata in assoluto. L’uomo stesso, asostiene Sri Aurobindo, è soltanto “un essere di transizione”. Al di sopra della mente esiste una Sopramente, una Coscienza-di-Verità, una divina Gnosi sopramentale che possiede spontaneamente la luce e il potere della suprema Conoscenza Divina e la cui discesa sulla terra è destinata ad apportare un radicale cambiamento nella vita e nella materia.

Dunque i valori di Auroville si ispirano a questa idea, alla necessità di portare l’evoluzione ad un livello successivo. Inoltre, nell’organizzazione di Auroville possiamo ritrovare anche tratti dello spiritualismo induista, del comunitarismo gandhiano, del marxismo e dell’anarchismo.

AUROVILLE: SOSTENIBILITÀ E SVILUPPO SOCIALE

La città vuole diventare un punto di riferimento per lo sviluppo eco sostenibile e l’innovazione sociale indiana e del mondo. Ad Auroville, l’energia è ottenuta grazie al fotovoltaico, che garantisce autonomia alla città; l’agricoltura è biologica, quasi tutti i materiali sono riciclati e le costruzioni seguono i parametri della bio-edilizia. Il sistema educativo è gratuito e non prevede voti (free progress) e la città si struttura sulla proprietà collettiva, non ha leggi o forze dell’ordine e incoraggia l’arte spontanea e la meditazione. I residenti permanenti sono circa 2500, di 45 nazionalità diverse, mentre i visitatori sono circa 5000, di cui la maggior parte turisti o volontari stranieri che cerchino un’esperienza di vita differente. Il 45% della popolazione è indiana, mentre l’Italia la quarta nazione più rappresentata dopo l’India, la Francia e la Germania, con ben 124 residenti. Per diventare residenti permanenti, i nuovi arrivati devono contribuire attivamente alla comunità per almeno due anni, senza mai allontanarsi da essa. Un comitato ristretto analizza poi le richieste di residenza, ed il primo gesto richiesto ad ogni nuovo cittadino è quello di piantare un albero: grazie a questa iniziativa, è nata una foresta in mezzo al deserto. L’intera comunità è finanziata da UNESCO, Comunità europea, governo indiano, e da donazioni private, che insieme contribuiscono ad un bilancio complessivo annuale con circa 5 milioni di euro. La collettività decide come utilizzare i fondi e i profitti delle varie unità produttive vengono divisi equamente tra società, casse comunali e progetti specifici proposti dalla cittadinanza per sostenere le imprese locali e il bene comune. Ad oggi si contano oltre 150 piccole imprese e start up, che beneficiano dalla base interculturale di Auroville per creare progetti agricoli, artigianali, multimediali, culturali; alcuni anche legati all’industria del software e delle traduzioni. Una di queste realtà è Imagination, un’organizzazione fondata nel 1992 da due artisti sudamericani, per creare opportunità di lavoro attraverso la produzione di saponi naturali e prodotti tessili, realizzati con metodi ecocompatibili. La linea Taama, prodotta da Imagination usando oli essenziali e grassi vegetali (cocco e oliva), è distribuita in Italia dalla cooperativa del commercio equo e solidale Liberomondo.

Tutti i profitti sono spartiti con l’intera comunità, nessuno percepisce un vero e proprio salario, bensì una sorta di sovvenzione paritaria. Non di rado, però, dato il basso costo della vita e la maggioranza di cittadini stranieri, molti decidono di rinunciarvi, vivendo grazie ai risparmi accumulati con il loro vecchio lavoro nei paesi d’origine. Per i nuovi arrivati, invece, è previsto che le spese del primo anno siano a loro carico; vengono, inoltre, incoraggiati ad investire i propri capitali all’interno della città. Come per ogni utopia che si rispetti, anche qui non mancano le difficoltà e i problemi e sarebbe ingenuo e mistificatorio ometterli. In Auroville ci sono diversi problemi legati alla sicurezza sociale, alla gestione delle risorse e delle proprietà e la comunità sta lavorando per prendere adeguati provvedimenti. In principio il progetto iniziale non era programmato per accogliere un tale numero di persone, infatti le risorse di acqua sono limitate, le proprietà non sono sufficienti per accogliere l’altissimo numero di richieste e l’economia locale stenta. Inoltre, al di fuori di Auroville ci sono delle gang pericolose che puntano la cittadina e bisogna fare particolare attenzione.

MATRIMANDIR

Dal punto di vista strutturale, Auroville si sviluppa in modo radiale a partire dal fulcro della città, il Matrimandir, una sfera di metallo dorato, concepita dalla Madre come “simbolo della risposta Divina alla ricerca della perfezione da parte dell’uomo”. Al suo interno è rispettato il silenzio e l’area attorno è chiamata “Area della Pace”. Il Matrimandir non è un’attrazione turistica, ma piuttosto un luogo di concentrazione individuale e silenziosa. Un luogo, quindi, che dovrebbe essere visitato in uno stato fisico e mentale appropriati. Al piano superiore, in una stanza di marmo bianco c’è “il luogo dove trovare la propria consapevolezza”. Il Matrimandir è fornito di pannelli solari e circondato da un giardino; quando non c’è sole, delle luci ad energia solare ne illuminano la superficie.

matrimandir

Matrimandir

AUROVILLE MAPPA

Dal centro poi partono le diramazioni verso 4 zone dell’area cittadina: Residenziale, Industriale, Culturale e Internazionale. Tutto attorno all’area urbana sorge un Anello Verde, un’area di ricerca e di fonti di sostentamento, che include fattorie e foreste, un orto botanico, una banca dei semi, erbe medicinali, bacini idrici e alcune comunità. L’organizzazione amministrativa della città ha vissuto momenti delicati all’inizio degli anni ’80 e il governo indiano dovette prenderne il controllo. La situazione si ristabilì nel 1988, quando il parlamento indiano approvò l’Auroville Foundation Act. Esso prevedeva l’assegnazione di tutti i beni mobili e immobili della città alla Fondazione Auroville, un ente autonomo che risponde al Ministero dello Sviluppo delle Risorse Umane, e la creazione di un sistema di governo a tre livelli: il consiglio di amministrazione; il Consiglio consultivo internazionale di Auroville e l’Assemblea dei residenti. La massima autorità è il consiglio di amministrazione, composto da sette eminenti personalità indiane, nei settori dell’istruzione, della cultura, dell’ambiente e dei servizi sociali; la seconda autorità è il Consiglio consultivo internazionale. Gli appartenenti ad entrambi i consigli vengono scelti dal Ministro per lo Sviluppo delle Risorse Umane. Vengono scelte persone che abbiano reso un prezioso servizio all’umanità su temi vicini agli ideali di Auroville. L’Assemblea dei residenti è composta da tutti i residenti ufficiali della città. Attualmente la Fondazione possiede circa la metà del terreno totale richiesto per la città. Le terre rimanenti vengono acquistate ogni volta che sono disponibili fondi.

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Progetto della città

VIAGGIO AD AUROVILLE

Dunque, Auroville India è un luogo più unico che raro, che regala ai visitatori un’esperienza incredibile e indimenticabile. Conscious Journeys inserisce un tappa in questa città così speciale nei tour Il meglio dell’India del Sud e Tamil Nadu: la terra dei templi e durante le visite alla città sarà illustrata la sua storia, i progetti in atto e i piani per il futuro, perché al di là delle difficoltà, Auroville resta ambiziosa e perseverante, con tanta voglia di dare vita alla filosofia di Sri Aurobindo e Mirra Alfassa.

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3 comments
  1. Rivka Reply at 15:49

    Volevo dire che sono stata ad Auroville nel 2003 per un mesetto, bella esperienza, bel posto.. Ci tornerei a visitarlo come è oggi.

  2. Armida Driulini Reply at 9:35

    Io sono stata più di 30 anni fa
    e già
    allora era un
    isola felice ,quello che vedo ora è strepitoso

  3. Claudio Sellitto Reply at 5:36

    Mi piacerebbe visitare questo meraviglioso luogo non per semplice turismo ma al fine di un mio trasferimento a tempo indeterminato.

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