Birmania, la storia di Aung San Suu Kyi

Birmania

Prima di partire per un viaggio in Birmania, è per noi importante capirne la cultura e la natura, per cui faremo una piccola introduzione storica-politica del paese.
Nel territorio birmano si sono susseguite diverse popolazioni, da Pyu ai Birmani, ed ha spesso subito invasioni e dominazioni, dai Mongoli, dai Portoghesi, dai Cinesi, dai Giapponesi e dai Britannici, che lo hanno sicuramente influenzato.
Dopo aver ottenuto l’indipendenza nel 1948 dal Regno Unito, è stato governato democraticamente fino al 1962, anno del primo colpo di stato cui poi ne è susseguito un secondo nel 1988, che con una rigida dittatura militare è arrivato fino ai giorni nostri, anche se con un parziale
ammorbidimento negli ultimi anni, è stato proclamato un governo civile nel 2010 e sono state convocate le elezioni nel 2015.
Durante il processo di indipendenza dal Regno Unito, che avviò il primo colpo di stato militare a pagarne le conseguenze fu uno dei principali esponenti politici della Birmania, Aung San (padre della attivista birmana e premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi, che all’epoca aveva solo 2 anni) perchè venne assassinato da alcuni avversari politici. La figlia crescendo ha maturato dentro di se un forte senso di appartenenza alla Birmania e ai valori più alti di libertà, progresso e democrazia, attivandosi personalmente facendosi portavoce di un gruppo antagonista al
regime militare, rischiando più volte la vita e quella della propria famiglia, scegliendo di vivere agli arresti domiciliari in casa propria per diversi anni, pur potendo uscire dal proprio paese, come da esplicito invito dei militari al potere, diventando così un’icona della non
violenza e della pace, che nel 1991 le è valso il riconoscimento del premio Nobel per la pace, catalizzando l’attenzione internazionale sulla causa birmana. Oggi Aung San Suu Kyi è Consigliere di Stato, dopo che il suo partito ha vinto nettamente le ultime elezioni (le uniche relativamente democratiche). Non potrà mai essere eletta primo ministro per una legge ad hoc che il regime militare ha emanato, vietando l’elezione a Presidente di chiunque abbia figli o coniugi stranieri. La birmania dunque si appresta a grossi cambiamenti e sta aprendo le porte al turismo, anche per far crescere la propria economia, un momento dunque ideale per un viaggio in Birmania, e per scoprire quelle realtà autentiche che consigliamo.

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