Turismo Consapevole: viaggio alla ricerca di se stessi

turismo consapevole

Il Turismo Consapevole è attento ai luoghi e alle persone e genera due circoli virtuosi: uno materiale in cui i viaggiatori contribuiscono alla conservazione dell’ambiente ed al benessere e allo sviluppo delle comunità, che ricevono un supporto economico per preservare i loro patrimoni culturali ed ambientali; uno spirituale in cui l’incontro tra persone con vissuti e culture così lontane diventa momento di crescita e di scambio, di scoperta di sè sotto una luce nuova. Tutto ciò avviene in un’atmosfera familiare, accogliente e pacifica. Sono le persone che fanno i luoghi e dunque è da loro che si deve partire per comprendere fino in fondo l’itinerario che si sta percorrendo. Lasciatevi sorprendere, ad esempio, dall’incredibile vita delle comunità tribali che vivono in perfetta sintonia con la natura incontaminata, o degli zingari del mare che si spostano di porto in porto, lontanissimi dal progresso e dalla tecnologia che l’Occidente tanto osanna ma che in realtà ci ha reso schiavi. Schiavi del lavoro, del tempo che sembra non bastarci mai, del consumo di prodotti inutili con i quali vorremmo colmare quei vuoti che pure avvertiamo, ma non sappiamo comprendere. E’ l’umanità che ci manca, è sentire il mondo come un tutt’uno, è la nostra profonda natura che grida la sua disperazione. E’ necessario fermare questa inutile corsa, ritrovare il tempo per guardare dentro noi stessi e restituire valore al la ricerca di se stessi, ritrovare un genuino contatto con “l’altro”, con uomini e donne apparentemente diversi, profondamente uguali.

Viaggi India Turismo responsabile e sostenibile

Questo approccio così innovativo necessita di una terminologia diversa e dunque il viaggiatore diviene non semplice turista, ma ospite, essendo contemporaneamente “colui che è accolto” e “colui che accoglie”.
Ne consegue che l’aspetto umano del viaggio diventa fondamentale. Non si tratta solo di visitare le attrazioni principali, scattare foto e dare una veloce occhiata alla vita quotidiana delle persone locali. I souvenir e le foto col trascorrere del tempo perdono significato se non sono ancorati ad emozioni e ricordi intensi.

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Di ritorno da un viaggio consapevole, ricorderete i volti delle giovani guide che vi hanno condotto attraverso i quartieri popolari di Nuova Dehli, i profumi del cibo preparato con amore e secondo tradizione da una delle famiglie che vi ospita, le emozioni provate dinnanzi all’arduo lavoro delle tante ONG che aiutano donne e bambini in difficoltà. Acquistare tessuti dalle donne che li producono o un articolo in cuoio dall’artigiano che lo lavora non è un’opportunità che tutti offrono. Mostrare le realtà locali è uno degli obiettivi del turismo responsabile, realtà piccole ma autentiche ed eque.

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Se riuscirete a liberare la mente da qualsiasi preconcetto o pregiudizio, potrete apprezzare pienamente una cultura completamente diversa da quella Occidentale, lasciandovi ammaliare dalla spiritualità dell’Asia, dai suoi paesaggi meravigliosi e dalla genuinità del suo popolo.
La profondità di un viaggio alla ricerca di se stessi.

3 comments
  1. Luca Reply at 12:00

    Sono molto contento di essermi imbattuto in questo progetto. Come blogger, come scrittore e comunicatore ma soprattutto come persona che cerca di crescere personalmente mi sto interrogando sul senso del turismo. Scontrandomi con progetti e soprattutto sensazioni che generavano in me attriti, mi sono chiesto se si potesse mettere assieme i miei più grandi interessi, il viaggio e la crescita personale. Ne è venuto fuori un piccolo ebook scaricabile gratuitamente dal mio sito ma soprattutto la consapevolezza che in fondo l’essere umano viaggia da sempre per crescere. Il moderno turismo è un riflesso dell’ego-nomia, l’economia moderna che consuma per cercare di riempirsi.
    Condivido appieno quindi la definizione di turismo consapevole qui descritta. Mi chiedo ora se sia possibile spostare questo discorso anche nei viaggi in Occidente, senza scomodare la più “gettonata” India. In fin dei conti anche qui esistono percorsi e metodologie di crescita interiore. Le destinazioni non sono comunque importanti, quello che conta è cambiare il modo di fare turismo, di renderlo più corrispondente ai bisogno di una porzione sempre più ampia della popolazione mondiale, che si sta lentamente svegliando. Benvenuti allora questi progetti e tutti gli imprenditori, tour operator e blogger che vorranno mettersi veramente in rete, senza temere competizione!

  2. Cristiano Reply at 12:06

    Io ho sempre creduto, e oggi più che mai, che viaggiando noi “consumiamo” comunque i luoghi, volenti o nolenti. Proprio per questo motivo il farlo in punta di piedi, quasi scostati per non rovinare la routine di chi ci vive, come nei viaggi che proponete, è l’unico modo possibile per vivere davvero un viaggio di crescita. Tutto il resto è semplice fuga dal quotidiano e non è criticabile o condannabile sia chiaro, però credo che il viaggio debba essere uscita dalla zona di comfort, impatto minore possibile su ciò che visitiamo e racconto agli altri in modo da creare sensibilità (sì anche quello e nelle forme adatte al tempo che viviamo).

  3. Condivido pienamente questo pensiero e questo modo di viaggiare^^
    Mi piacerebbe molto partire con voi magari per scoprire un paese come l’India 🙂

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