Viaggiare da soli: i pro e i contro, i consigli e le alternative

viaggiare da soli

Il desiderio di partire da soli per un viaggio sta diventando una modalità sempre più diffusa e interessante per molte persone. Il motivo di questa scelta è piuttosto evidente poiché non è semplice riuscire a individuare la persona in sintonia con noi, con la quale condividere il viaggio che ci porta verso la destinazione che sogniamo da tempo di visitare. Tra le nostre amicizie, infatti, possono esserci persone che hanno gusti completamente diversi dai nostri e, a volte, il nostro stesso partner differisce da noi in fatto di preferenze, senza contare poi i casi in cui veniamo piantati in asso proprio dall’amico/a che fino a poco prima si era reso disponibile a partire con noi.

Si può anche decidere di viaggiare da soli per il desiderio di partire per un viaggio interiore, scoprirsi e mettersi in gioco, misurarsi con il mondo esterno per comprendere meglio se stessi.

Decidere di partire da soli comporta comunque tutta una serie di accorgimenti fondamentali che sono ovviamente diversi da quelli che riguardano il viaggiare in gruppo o comunque insieme a qualcuno che conosciamo.

È innegabile, e dobbiamo ammetterlo, che intraprendere un viaggio in solitaria è qualcosa che può portarci esperienze ed emozioni intense, irripetibili. Se questo stile di viaggio vi affascina e ne state valutando la fattibilità, avrete bisogno di soffermarvi su alcuni particolari importanti, specialmente sui pro e i contro di questo tipo di scelta. Seguiteci in questo articolo perché vi daremo informazioni il più possibile dettagliate su quali siano gli accorgimenti fondamentali da adottare per operare una scelta ragionata in merito a questa modalità di viaggio.

Il fascino del viaggiare da soli

Partire da soli in viaggio verso una meta sognata da tempo è qualcosa che evoca nell’immaginario una forte sensazione e un coinvolgimento tali da creare un concreto impatto sul nostro mondo interiore. Uno degli aspetti che caratterizza questo particolare modo di viaggiare è l’opportunità di assaporare i luoghi dei nostri sogni in totale libertà, onorando i propri ritmi senza dover obbligatoriamente farlo insieme ad altre persone, seppure conosciute. È innegabile che, scegliere di viaggiare da soli, inneschi una sensazione quasi adrenalinica al solo pensarlo e che, in una scelta di questo tipo, giocano un ruolo importante il desiderio di avventura e il voler abbandonare pesanti schemi di routine che soffocano l’entusiasmo verso il nuovo.

Nel momento in cui si affaccia nella nostra mente il pensiero di attuare la decisione di organizzare un viaggio in solitaria, contemporaneamente si presentano dubbi e perplessità, anche di un certo spessore, che possono in qualche modo renderci confusi in merito, ecco perché valuteremo insieme i lati positivi e quelli che lo sono meno, di questo tipo di esperienza.

A onor del vero, nel viaggio in sé e per sé, ci sono solo pochi aspetti che possono definirsi totalmente negativi o positivi, distinti e acclarati, ma di questo parleremo tra poco. L’esperienza del viaggio in solitaria è qualcosa di veramente unico che stimola il senso di libertà o la percezione di avere il pieno controllo sul proprio tempo, per poterlo vivere appieno nel modo che si desidera, liberi da condizionamenti che eventuali compagni di viaggio potrebbero imporci. La felice sensazione di sentirsi liberi però deve fare i conti con alcune limitazioni o anche solo degli inconvenienti che richiedono un maggiore sforzo se si devono affrontare da soli. Un ruolo fondamentale in questa modalità di viaggio è possedere la capacità di adattamento necessaria ad affrontare in modo sereno ogni evenienza. In ogni caso è molto importante essere consapevoli di tutti i possibili risvolti di una scelta di questo tipo.

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Il desiderio che sta alla base del viaggiare da soli

I tempi sono cambiati ed oggi, sempre più spesso rispetto a qualche decennio fa, il viaggio in solitaria è considerato un tipo di esperienza da mettere in atto e sperimentare almeno una volta nell’arco della vita.

Prima di questo cambiamento a livello socio-culturale, viaggiare da soli era considerato come un vero e proprio atto anticonformista o come una comoda soluzione per chi si ritrovava forzatamente a non avere compagni di viaggio.

Adesso il viaggio in solitaria è motivato dal senso di libertà che se ne ricava, dal fare esperienza di essere autosufficienti, dal mettersi alla prova, oppure per conoscere una nuova cultura e fare amicizie con persone diverse dal proprio ambiente, dal potersi muovere in piena autonomia senza dover sottostare a compromessi con altri.

Tale tendenza è comprovata dai dati emersi in merito alle statistiche relative al 2018 che hanno evidenziato un incremento sostanziale del 48% circa su scala mondiale in riferimento a chi ha prenotato il proprio viaggio in solitaria sia per quanto riguarda i pacchetti tutto incluso che per voli, alloggio ed escursioni. La tendenza al viaggiare da soli, dunque, è in costante aumento e questo fenomeno riguarda non solo le nuove generazioni ma qualunque fascia di età senza distinzione tra uomini e donne.

Come pianificare il proprio viaggio in solitaria

Non esiste un solo tipo di viaggio in solitaria bensì diverse opzioni. C’è chi decide di viaggiare da solo in modo integrale, curando in prima persona anche l’organizzazione del viaggio e c’è chi sceglie di partire senza avere a fianco qualcuno che conosce, ovvero partecipare ad un viaggio di gruppo con persone estranee.

Ecco che, alla base della scelta, c’è prima di tutto la valutazione del tipo di viaggio che vogliamo intraprendere e di come vogliamo realizzarlo. Alcuni suggeriscono di optare per una partenza aggregandosi ad un gruppo, così da fare esperienza dell’isolamento senza però essere troppo esposti nel caso si verificassero inconvenienti o difficoltà varie. Vi è poi chi suggerisce di abbracciare totalmente il senso di avventura e di viaggiare da soli senza alcun tipo di appoggio scartando a priori l’affiancamento ad un gruppo ritenendolo un escamotage per fuggire dal timore di sentirsi soli. Per entrambe le soluzioni esistono come abbiamo anticipato sia dei pro come dei contro che vanno assolutamente vagliati nel caso si decida di viaggiare da soli.

I vantaggi del viaggiare da soli

Ecco una piccola lista degli aspetti positivi del viaggiare in solitaria:

  • avere la possibilità di poter decidere liberamente la destinazione del viaggio;
  • godere di libertà e privacy durante i soggiorni in hotel;
  • avere ampia libertà nella scelta di locali e ristoranti dove recarsi in base alle proprie preferenze;
  • sfruttare il vantaggio di poter allacciare amicizie con più facilità, complice il desiderio di comunicare e la libertà di essere da soli;
  • sperimentare un approccio diverso con gli stranieri: di norma, chi viaggia da solo suscita curiosità e per questo è spesso avvicinato dalle persone del luogo che sta visitando;
  • ottenere lo sviluppo di una maggiore autostima per aver scelto di fare un’esperienza di questo tipo;
  • godere della possibilità di pianificare e vivere la giornata facendo solo quello che ci va di fare senza sentirsi obbligati in nulla;
  • avere la libertà di allungare i tempi di esplorazione dei luoghi scelti senza dover tenere conto dei diversi programmi di un eventuale compagno/a di viaggio, comprese lamentele o stanchezza;
  • poter godere appieno dei luoghi che si visitano avendo la libertà di fermarsi ad ammirarli senza nessuna pressione da parte di altri;
  • godere di una complessiva più ampia libertà rispetto a chi viaggia in gruppo, costretto spesso a dividere l’alloggio con altri e il conseguente adeguarsi alle abitudini altrui.

Gli svantaggi del viaggiare da soli

Viaggiare da soli comporta, però, anche una serie di svantaggi, spesso determinanti, ovvero:

  • maggiori spese per eventuali spostamenti;
  • in molte occasioni ci sono supplementi per le camere singole;
  • non sentirsi a proprio agio nel frequentare locali o ristoranti da soli;
  • il dover contare soltanto sulla propria persona;
  • la momentanea delusione di non poter condividere qualcosa di speciale che si vive con qualcuno vicino;
  • a volte in alcuni ristoranti certe pietanze sono fornite minimo per due persone e quindi si deve rinunciare ad assaggiarle;
  • se qualcuno ci infastidisce in modo sgradevole siamo da soli a farvi fronte e non possiamo contare sull’appoggio di una persona amica;
  • potremmo avere disagio nel dormire da soli in un posto che non conosciamo.

Chiaramente questi sono solo alcuni esempi di pro e contro che si incontrano viaggiando da soli ma tutto dipende dalle esigenze del viaggiatore e dalla sua capacità di adattamento oltre che dalla sua predisposizione ad uscire dalla cosiddetta ‘zona di comfort’.

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Il viaggio in solitaria con l’appoggio di un gruppo

Viaggiare da soli ma inserendosi in un viaggio di gruppo con persone che non conosciamo è una delle opzioni disponibili quando scegliamo di partire in modo individuale. L’aspetto positivo di viaggiare all’interno di un gruppo è che veniamo accolti da un insieme di persone totalmente sconosciute che, spinte dal desiderio comune di viaggiare scelgono di sfidare loro stessi e la propria indole accettando il confronto e mettendosi in gioco, quindi anche in questo caso si vive un’esperienza di rinnovamento a apertura ben diversa da quella del viaggio assieme a persone con cui abbiamo familiarità.

Chiaramente, viaggiare in gruppo richiede che si rispettino determinate regole e questo potrebbe in qualche modo ‘limitare’ chi preferisce essere completamente autonomo sia per quanto riguarda le varie iniziative, sia per gli spostamenti o per le varie escursioni in programma.

Tuttavia, considerato il fatto che molte mete di viaggio possono comportare dei rischi se vari aspetti del viaggio non sono pianificati con cura, il vantaggio non trascurabile del viaggio con un gruppo di persone estranee consiste nel fatto che, pur mantenendo un certo grado di autonomia, saremo supportati dal gruppo in caso di problemi o imprevisti che possono verificarsi durante il viaggio.

Il viaggio totalmente in solitaria

Viaggiare totalmente da soli, come abbiamo visto, è una scelta che ci permette di accogliere una sfida importante e che scardina in modo deciso la nostra ‘comfort zone’. Ma per avere la libertà di fare esperienza di nuovi luoghi, di calarci totalmente in culture diverse dalle nostre, di stringere nuovi legami e soprattutto di conoscerci meglio nel profondo non è strettamente necessario un viaggio ‘in solitaria’, in quanto si tratta di esperienze che possiamo vivere anche viaggiando insieme a persone che non conosciamo. Chi sceglie di viaggiare completamente da solo, più che altro, dovrà impegnarsi soprattutto a pianificare in modo accurato sia gli spostamenti sia la prenotazione dell’alloggio anche se c’è chi, in alternativa, può decidere di farlo una volta arrivato a destinazione, sposando l’opzione di non restare ancorato a una rigida programmazione a beneficio di un maggior numero di esperienze e situazioni diverse.

Senza dubbio questo tipo di scelta porta in sé la possibilità di mettere alla prova la nostra capacità di imparare attraverso l’esperienza e, grazie a questa, di conoscere qualcosa in più su noi stessi, compreso il nostro grado di dipendenza dalla tecnologia e il bisogno di avere sempre tutto sotto controllo. C’è però da tenere in considerazione il fatto che questo tipo di viaggio, specialmente in alcuni paesi del Sud-Est asiatico non è propriamente consigliabile per la presenza di problematiche diverse. Appoggiarsi ad un tour operator che organizza il viaggio privato, seppure svolto individualmente, è di gran lunga la soluzione migliore per evitare brutte sorprese, pertanto in conclusione di questo articolo ci soffermeremo proprio su questo importante aspetto.

Viaggiare da soli: quattro suggerimenti per la vostra ‘prima volta’

Come abbiamo già accennato, programmare un viaggio da soli richiede un’organizzazione accurata, specialmente se la nostra meta è una destinazione che sogniamo da tempo ed è molto lontana. Di seguito quattro suggerimenti da tenere assolutamente in considerazione nel caso decideste di tentare quest’avventura e organizzare il vostro primo viaggio in solitaria, validi anche nel caso decidiate di viaggiare con un gruppo di persone in un viaggio organizzato.

  1. Stabilite sia il periodo in cui volete realizzare il viaggio, sia il lasso di tempo che volete destinargli. Questa priorità è importante al punto che è necessario decidere in quale periodo dell’anno volete raggiungere la vostra meta perché occorre tenere conto della ‘stagione’ che troveremo al nostro arrivo. Ci sono luoghi del pianeta in cui nei mesi estivi ci troviamo in pieno inverno quindi capite che è indispensabile, prima ancora di stabilire la meta, decidere in quale periodo dell’anno partiremo. Valutate anche che cosa intendete visitare del luogo che vi affascina perché, a seconda della destinazione, una sola settimana potrebbe non essere sufficiente per vedere tutte le bellezze del luogo e sarebbe un peccato fare un viaggio lungo senza poter godere appieno della cultura e delle tradizioni del Paese che abbiamo scelto. Conscious Journeys valuta sempre con attenzione questo aspetto, infatti sul sito troverete sempre indicazioni riguardo al periodo dell’anno migliore per visitare i diversi luoghi.
  2. Stabilite che cifra di denaro potete destinare al viaggio, perché una volta deciso il periodo e la meta è necessario fissare un budget che vi permetta di partire in tranquillità. In alcuni casi viaggiare da soli vi permetterà di spendere meno denaro ma c’è anche la possibilità che spendiate di più perché ad esempio non potrete dividere le spese con altri viaggiatori, come negli esempi che abbiamo elencato negli ‘svantaggi’, poco sopra. Ne sono un esempio classico le stanze singole in hotel che hanno spesso una maggiorazione di prezzo oppure le corse in taxi che dovrete pagare interamente. Chiaramente molto dipende dalle vostre esigenze e dal luogo che volete visitare ma la raccomandazione è quella di valutare bene questo aspetto.
  3. Chiarite la scelta della vostra meta, il vostro sogno: non importa dove volete recarvi, potrebbe essere qualunque parte del mondo ma, l’importante è che chiariate a voi stessi che cosa cercate in questo viaggio. Domandatevi che cosa volete sperimentare, quali esperienze desiderate fare, valutate le vostre aspirazioni, le necessità. Pensate a tutti questi aspetti come ad un corollario che farà da cornice alla vostra esperienza individuale, specialmente se fino ad ora avete viaggiato in coppia o all’interno di un gruppo e vi siete adattati accettando troppi compromessi. Fra i pacchetti di viaggio disponibili sul sito, molti sono incentrati proprio sulle ‘esperienze’ che di solito rientrano nelle aspirazioni anche di chi viaggia in solitario, e sono organizzati in modo da permettere di vivere intensamente ognuna di esse.
  4. Organizzare la pianificazione e prenotare. Dopo aver deciso sia la meta di destinazione, sia il periodo in cui volete partire che il budget su cui potete contare occorre organizzare al meglio il viaggio. Avete diverse opzioni, se decidete di fare tutto da soli: scegliere di pianificare attentamente ogni tappa del viaggio, fare l’acquisto del volo e poi decidere come spostarsi una volta arrivati a destinazione oppure pianificare parzialmente il viaggio con una modalità mista tra queste. La cosa importante è che, una volta decisa la meta che volete raggiungere qualunque essa sia, prenotiate al più presto il volo per poter sfruttare eventuali offerte vantaggiose.

Viaggiare da soli: tre cose da fare dopo la pianificazione

Ora che abbiamo deciso destinazione, meta, budget, motivazione e aver prenotato il volo, dobbiamo dedicarci alla seconda fase dell’organizzazione del nostro viaggio in solitaria. Ecco i tre punti essenziali di questo secondo step, anche in questo caso validi sia nel viaggio in solitaria sia per i viaggi in cui siamo parte di un gruppo composto da persone che non conosciamo.

  1. Controllate i vostri documenti. Verificate prima di tutto che il vostro passaporto sia in corso di validità (i canonici sei mesi) e che siano presenti delle pagine bianche (per i visti), inoltre controllate che i documenti relativi al viaggio siano corretti oltre ad informarvi su eventuali visti necessari per entrare nel Paese che avete scelto. Assicuratevi anche che le vostre carte di credito siano attive e abbiano fondi sufficienti, così da non avere problemi durante il viaggio, e considerate l’acquisto di un po’ di valuta del luogo di testinazione nel caso aveste problemi con i pagamenti elettronici. Un altro accorgimento da adottare è quello di fare delle fotocopie di tutti i documenti che avrete con voi durante il viaggio così da poter lasciare al sicuro gli originali in albergo quando, una volta giunti a destinazione, decidete di spostarvi nei paraggi. Saranno molto utili anche delle copie digitali sia dei documenti sia dei biglietti del viaggio da tenere sul telefonino in caso di necessità e consultazione, magari inseriti in allegato ad una mail per recuperarli più velocemente se servisse.
  2. Stipulate un’assicurazione per il viaggio: attivare un piano assicurativo che copra eventuali rischi di viaggio come un eventuale smarrimento delle valigie, un problema di salute o altri inconvenienti che possono verificarsi è sicuramente una garanzia per poter affrontare il viaggio in serenità. Il suggerimento vale non solo per i viaggi in solitaria ma anche se ci muoviamo in coppia o all’interno di un gruppo specialmente se usciamo dall’Europa. Ci sono Paesi che applicano tariffe esagerate per una visita ambulatoriale e capirete che avere una copertura assicurativa è indispensabile per poter viaggiare sereni. Ci sono diverse compagnie assicurative che propongono questo tipo di servizio e il suggerimento è di valutare con attenzione i dettagli dell’offerta facendo particolare attenzione ai massimali che propongono per verificare che siano validi in base alla destinazione che avete scelto.
  3. Informatevi sul luogo che avete scelto come destinazione. Documentatevi sulla cultura, sulle tradizioni e sugli usi locali. Tenete presente che esistono anche delle regole non scritte in merito ad alcune gestualità o modi di fare che noi occidentali diamo per scontati mentre, in alcuni paesi del Sud-Est asiatico (ma anche in altre parti del mondo) per esempio possono risultare come azioni sgradite, quindi l’invito è quello di informarsi il più possibile per evitare inconvenienti.

Zaino o valigia: il bagaglio di chi viaggia da solo

Può sembrare una cosa di poco conto ma, in realtà, organizzare al meglio il proprio bagaglio quando si viaggia da soli è molto importante. Di fatto saremo noi a farci carico di trasportarlo, non avendo a fianco qualcuno con cui condividerne l’onere. La norma è che, che sia uno zaino o una valigia, i nostri bagagli non debbano essere mai troppo pesanti, per una questione di pura praticità. Viaggiare in solitaria non implica necessariamente che si opti per lo zaino piuttosto che la valigia anche se, a dire il vero, lo zaino è proprio quello che si predilige di più in questi frangenti. In ogni caso la scelta è strettamente legata alle vostre abitudini di viaggio (se siete soliti partire con lo stretto necessario o meno), dalla tipologia di viaggio che avete organizzato, dalla temperatura che troverete nel Paese che avete scelto e anche da quali attività farete una volta arrivati (escursioni o altro). Chiaramente ciascuno ha le proprie necessità ma possiamo stilare un piccolo elenco di consigli su come organizzarsi.

Accorgimenti per organizzare lo zaino e viaggiare da soli

Se avete deciso di optare per lo zaino come bagaglio, soprattutto se è per un viaggio in solitaria, tenete come riferimento questi consigli da affiancare, ovviamente, alle vostre necessità:

  • portate con voi pochi capi di abbigliamento, inserendo quelli più adatti al luogo in cui vi recherete. Fate in modo di portare solo cose che siete certi di indossare o accessori che vi saranno utili. Prediligete indumenti comodi, che potete abbinare facilmente e che possano essere lavati con facilità;
  • mettete nello zaino oggetti di varia utilità: dei sacchetti nei quali riporrete la biancheria da lavare, una o due federe per il cuscino se vi trovate a sostare in un ostello, un asciugamano, un lucchetto (sempre utile) e una borraccia per la scorta di acqua nel caso non riusciste a procurarvene durante gli spostamenti;
  • se non avete particolari esigenze in merito ad alcuni dei prodotti di igiene personale, stabilite di acquistarli una volta arrivati a destinazione piuttosto che portarli con voi già alla partenza, oppure optate per le confezioni da viaggio, più piccole per ridurre il peso. Non dimenticate di mettere nello zaino una piccola borsa con cerniera nella quale riporrete poi i prodotti dopo averli acquistati, così da averli a portata di mano e mantenere l’ordine nello zaino;
  • se dovete assumere medicinali portate con voi la ricetta per la prescrizione e una giusta quantità del farmaco che vi occorre. Per comodità potete portare con voi anche una lista di malattie o disturbi comuni di cui soffrite, con accanto la traduzione nella lingua del Paese che volete visitare così da sottoporla eventualmente alla farmacia locale, se occorre;
  • informatevi su che tipo di prese e adattatori sono in vigore nel posto che avete scelto e portateli con voi per poter essere sempre in grado di ricaricare telefono e altro che possa esservi utile.

Un’idea funzionale, una volta che avete scelto che cosa mettere dentro il vostro zaino, è quella di usare dove possibile le buste ‘sottovuoto’ per guadagnare spazio e stivare gli oggetti all’interno con criterio. Cercate di usare tutto lo spazio che avete a disposizione, avendo cura di posizionare gli oggetti più pesanti o ingombranti sul fondo mettendo in alto quelli che sapete vi serviranno prima o più di frequente.

Ricordate si non riempire il vostro zaino in modo eccessivo perché potreste voler tenere qualche piccolo spazio anche per eventuali acquisti che farete sul luogo prima di rientrare e potreste trovarvi ad avere difficoltà nello stivare gli oggetti prima della partenza per il rientro.

Viaggiare da soli: partire con la valigia

Vediamo adesso qualche suggerimento utile nel caso in cui scegliate di utilizzare una valigia per il vostro viaggio, soprattutto se viaggiate in solitaria. Ecco come organizzarla al meglio per ogni tipo di viaggio:

  • anche in questo caso scegliete bene gli indumenti e gli accessori che porterete con voi: devono essere funzionali e indispensabili. Portare una valigia non significa riempirla per il solo fatto che è più capiente, ricordatevi che dovrete trasportarla da soli. Per non dimenticare nulla fate una lista degli oggetti/indumenti necessari per poi passare a quelli meno importanti così da valutare quali tra questi inserire nel bagaglio. Optate sempre per indumenti che possano essere intercambiabili, proprio come per lo zaino;
  • inserite in buon ordine gli oggetti in valigia per sfruttare al meglio lo spazio: posizionate le scarpe ai lati, mettendole dentro sacchetti di plastica, poi inserite gli indumenti arrotolati (in questo modo occupano meno spazio) così quando li indosserete non saranno sgualciti. Usate gli spazi in modo organizzato aiutandovi con il sottovuoto o altro supporto per ottimizzare la capienza della valigia;
  • come per lo zaino, anche per la preparazione della valigia se non avete necessità di specifici prodotti per l’igiene, adottate la scelta di acquistarli una volta giunti a destinazione, sempre con l’intento di non aggiungere peso inutile. Utilizzate la stessa strategia per i medicinali portando con voi solo lo stretto necessario e mettendo nei documenti anche eventuali ricette mediche. Aggiungete solo le medicine comuni e un piccolo set di pronto soccorso nel caso non poteste recarvi con facilità presso una farmacia;
  • ricordate si mettere telefono, carte di credito, documenti e qualunque altro oggetto personale solo nel bagaglio a mano per evitare di dover aprire la valigia continuamente oltre al non riempirla oltre misura.
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Consigli e suggerimenti per viaggiare da soli (e non solo)

Un viaggio, che sia in solitaria o all’interno di un gruppo di persone che non conoscete, vi permette di avere molto tempo da dedicare a voi stessi, specialmente durante il viaggio per giungere a destinazione. Ecco dunque che potete fare buon uso di questo tempo dedicandolo alla riflessione, oppure per annotarvi sensazioni, pensieri o ancora rilassandovi nella lettura. Questo è anche un buon modo per gestire eventuali sensazioni di ansia che potrebbero in qualche modo cogliervi. Essere calati nel presente e restare concentrati sul motivo del vostro viaggio sarà la migliore cura a qualche piccolo disagio passeggero. Un’altra utile occupazione è quella di dedicare del tempo durante il viaggio, o durante gli spostamenti lunghi, per imparare qualche parola della lingua parlata nel Paese che vi ospiterà. Sono sufficienti le normali espressioni quotidiane come ‘buongiorno’, ‘grazie’, ‘per favore’ e poco altro per darvi la possibilità di sentirvi più a vostro agio nei primi giorni, una volta arrivati e contribuirà a calarvi ancora di più nell’atmosfera del luogo. Non dimenticate poi di scaricare alcune applicazioni utili come le mappe di Google, da tenere offline, un traduttore semplice per la lingua del posto e un’applicazione tipo blocco note per gli appunti che potrebbero servirvi, infine cercate anche un’app che vi dia il cambio giornaliero corretto della valuta del Paese in cui vi trovate. Una nota importante riguarda la possibilità di essere rintracciati in caso di necessità: nel caso il vostro viaggio fosse al di fuori dell’Europa, cercate informazioni per dotarvi di una scheda telefonica specifica per i turisti, così che possiate restare in contatto con i vostri cari che aggiornerete in modo regolare in merito agli spostamenti, sia per condividere con loro l’entusiasmo del viaggio sia per informarli in caso di qualunque evenienza.

Come abbiamo visto, viaggiare da soli è qualcosa che apre la mente e può portare a una salutare valutazione di noi stessi. Mettersi alla prova con un viaggio in solitaria ha senza dubbio una forte valenza esperienziale e stimola il senso di avventura, spingendoci con decisione verso il superamento dei nostri limiti, delle nostre convinzioni. Come abbiamo visto è possibile scegliere la modalità migliore, quella che si addice maggiormente alle nostre esigenze tenendo bene a mente che, in alcuni Paesi specialmente nel Sud-Est asiatico, un viaggio totalmente in solitaria non è consigliabile per il fatto che vi sono situazioni e località in cui è indispensabile avere un referente che ci possa sostenere e garantirci una maggiore sicurezza. Ecco dunque che partire senza avere a fianco qualcuno che conosciamo e appoggiandoci invece a un gruppo organizzato da un tour operator accreditato, può sicuramente dare maggiore sicurezza e tranquillità. Sicuramente desideriamo che la nostra esperienza ci lasci ricordi indimenticabili ed entusiasmanti, quindi facciamo in modo che questa scelta sia pianificata e condotta per il meglio da operatori specializzati, poiché la nostra soddisfazione e sicurezza dipende proprio da questo, specialmente in territori che non conosciamo. Il viaggio è qualcosa che parte da dentro e Guy De Maupassant ha espresso egregiamente questo concetto affermando che: “Il viaggio è una specie di porta attraverso la quale si esce dalla realtà come per penetrare in una realtà inesplorata che sembra un sogno”.

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