India

Alla scoperta delle tribù del Nagaland

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Alla scoperta delle tribù del Nagaland

12 giorni

Visitare il Nagaland almeno una volta nella vita significa scoprire un angolo dell’India unico e autentico, dove storia, cultura e natura si intrecciano in un racconto emozionante. Incastonata tra le colline Naga e Patkai, al confine con il Myanmar, questa terra è da sempre abitata da oltre 16 tribù indigene, ognuna con i propri rituali, feste e arti tradizionali. Un popolo che ha saputo trasformare il suo passato di guerrieri fieri e indipendenti in una straordinaria testimonianza di resilienza e conservazione. Khonoma, ad esempio, è stata la roccaforte della resistenza contro i britannici nell’800 ed è oggi il primo “villaggio verde” d’India, simbolo di rispetto per la natura e per le proprie radici.
Le colline avvolte dalla nebbia, i campi terrazzati, i sentieri che attraversano foreste e villaggi: il paesaggio stesso racconta la storia di una regione fuori dal tempo, dove ogni casa in bambù e ogni totem parlano di un’identità forte e autentica.
Con questo itinerario potrai vivere il meglio che il Nagaland ha da offrire: esplorerai villaggi storici come Khonoma, tra megaliti e giardini sospesi, e passeggerai nei vicoli di Kohima, con le sue memorie della Seconda Guerra Mondiale e i mercati animati. Se viaggi a dicembre, assisterai all’Hornbill Festival, una delle celebrazioni tribali più spettacolari al mondo, con danze, canti e giochi tradizionali che coinvolgono tutte le tribù del Nagaland.
Ti spingerai poi fino a Mokokchung, cuore spirituale degli Ao, dove leggende e panorami da cartolina si fondono, e arriverai a Mon e Longwa, per incontrare i Konyak, riconoscibili dai volti tatuati e dalle imponenti case tribali adornate di trofei di caccia.
Durante il viaggio potrai anche percorrere sentieri tra le foreste protette del Khonoma Nature Sanctuary, cercare il raro fagiano Tragopan, camminare tra risaie terrazzate e scoprire i segreti di artigiani e fabbri che ancora oggi lavorano il metallo e il legno come secoli fa.
Un’esperienza che non è solo un viaggio, ma un vero incontro con la storia, la natura e l’anima più autentica dell’India. Un’opportunità per vivere da vicino culture millenarie, respirare la pace delle colline e tornare a casa con un bagaglio di emozioni indimenticabili.

  • Nagaland
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PROGRAMMA DI VIAGGIO

GIORNO 1: ARRIVO A CALCUTTA

Calcutta
Arrivo all’Aeroporto Internazionale di Calcutta e sistemazione in hotel. Calcutta è la capitale dello stato del Bengala Occidentale. Situata sulla riva orientale del fiume Hooghly, è il principale centro commerciale, culturale ed educativo dell’India orientale, e il suo porto è il più antico del paese e l’unico porto fluviale. Calcutta fu la capitale durante il colonialismo britannico e per questo conserva in molti edifici lo stile architettonico di quell’epoca, che contrasta nettamente con il degrado di alcune aree urbane, con i sobborghi più recenti e dinamici e con i moderni centri commerciali climatizzati. Dopo un breve riposo, visita all’Indian Museum, al Victoria Memorial Hall, alla St. John’s Church e al Tempio di Kali.
Pernottamento a Calcutta

GIORNO 2: VISITA DI CALCUTTA

Calcutta
Al mattino, dopo la colazione, avrete l’opportunità di scoprire il patrimonio culturale del nord di Calcutta, che comprende gli antichi palazzi nobiliari e le dimore storiche, il villaggio dei vasai a Kumartuli, le vivaci botteghe locali e le strette strade e vicoli da cui la città si è sviluppata nei secoli. Dopo il pranzo, visita alle Missionarie della Carità e partecipazione alla distribuzione dei pasti e all’accoglienza dei bambini orfani con disabilità, giocando e ballando con loro. Successivamente visita alla Casa Madre, il luogo dove Madre Teresa trascorse gran parte della sua vita. In serata, visita al Tempio Iskcon per assistere al Darshan dell’Arati serale. Godetevi il Kirtan estatico e le danze davanti alle Divinità. Cena serale Prasadam al ristorante Govinda’s.
Pernottamento a Calcutta. (C, C)

GIORNO 3: TRASFERIMENTO AL VILLAGGIO DI KHONOMA

Dimapur – Khonoma
Dopo l’arrivo all’aeroporto di Dimapur, partenza in auto verso le colline del Nagaland (circa 2–3 ore) fino a raggiungere Khonoma, un villaggio di grande importanza storica e culturale per la tribù Angami. Conosciuto come il “primo villaggio verde dell’India” per la sua forte etica conservazionista, Khonoma fu anche teatro di due importanti battaglie contro i britannici, nel 1847 e nel 1879, diventando un simbolo della resistenza tribale.
Il villaggio è immerso tra campi terrazzati e foreste sempreverdi, con un suggestivo insieme di monumenti megalitici, sentieri lastricati in pietra e tradizionali case Angami costruite in legno e bambù. Durante una prima passeggiata orientativa tra i vicoli del villaggio, noterete giardini fioriti, alberi di pomelo e tralci pendenti di zucca e gourd, simboli di autosufficienza locale e armonia ecologica.
Il pomeriggio è libero per rilassarsi o esplorare i dintorni in autonomia. Per chi lo desidera, è possibile organizzare una breve passeggiata facoltativa nell’area della foresta comunitaria, dove le iniziative giovanili locali hanno preservato la biodiversità e l’avifauna per generazioni.
Pernottamento a Khonoma. (C, P, C)

GIORNO 4: ALLA SCOPERTA DI KHONOMA E TRASFERIMENTO A KOHIMA

Khonoma – Kohima
Dopo la colazione, la giornata inizia con una lenta immersione nell’anima culturale ed ecologica di Khonoma. Un tempo roccaforte dei fieri guerrieri Angami, Khonoma è oggi un pioniere della conservazione guidata dalla comunità. Con l’iniziativa “Green Khonoma” è diventato il primo villaggio in India a vietare ufficialmente caccia e disboscamento, trasformando le sue colline boscose in un santuario vivente di biodiversità e resilienza tribale.
Al mattino, passeggiata guidata al Khonoma Nature Conservation and Tragopan Sanctuary, una foresta protetta dalla comunità, ricca di avifauna e flora endemica. Con un po’ di fortuna, potrete avvistare il Tragopano di Blyth, un raro e colorato fagiano originario di questa regione e simbolo degli sforzi conservazionistici del villaggio.
Successivamente, passeggiata tra i vicoli lastricati in pietra del villaggio, costeggiando case ancestrali, granai e megaliti, mentre gli anziani raccontano storie di resistenza, rituali e rinascita. Il paesaggio è animato da agricoltura biologica, campi terrazzati e rampicanti in fiore, una silenziosa testimonianza di vita sostenibile.
Nel tardo pomeriggio, trasferimento a Kohima (circa 1 ora), capitale del Nagaland, situata a 1.444 metri sul livello del mare. Un tempo teatro di una battaglia cruciale della Seconda Guerra Mondiale, oggi Kohima offre una vivace combinazione di identità tradizionale naga e vita urbana contemporanea.
Pernottamento a Kohima. (C, P, C)

GIORNO 5: ALLA SCOPERTA DI KOHIMA – PATRIMONIO, STORIA E TRADIZIONE

Kohima
Dopo la colazione, la giornata è dedicata a un’immersione culturale nella capitale del Nagaland. Se la vostra visita avviene all’inizio di dicembre, avrete la possibilità unica di assistere all’Hornbill Festival, una delle più vivaci celebrazioni tribali dell’India. Tenuto ogni anno al Kisama Heritage Village, appena fuori città, il festival riunisce tutte e sedici le tribù naga riconosciute in un caleidoscopio di danze tradizionali, musica, giochi guerrieri, artigianato e cucina indigena. È una rara finestra sulla ricchezza e la diversità del patrimonio naga.
Al di fuori della stagione del festival, Kohima offre comunque numerosi tesori storici e culturali. Si comincia con la visita al Cimitero della Seconda Guerra Mondiale, un memoriale sereno e toccante che onora i soldati caduti nella Battaglia di Kohima, una delle più cruente combattute sul suolo indiano. Si prosegue con la Cattedrale della Riconciliazione, situata sulla collina di Aradura, una delle chiese più grandi dell’India e un punto di riferimento architettonico noto per i suoi vasti murales, le lavorazioni in legno e la vista panoramica sulla valle.
Nel pomeriggio, visita al Museo Statale del Nagaland, che custodisce una straordinaria collezione di manufatti tribali, tra cui abiti tradizionali, armi, gioielli, strumenti musicali e oggetti cerimoniali, ognuno dei quali racconta storie di origine, credenze e maestria artigianale.
La serata è libera per rilassarsi o esplorare i vivaci mercati e caffè della città in autonomia.
Pernottamento a Kohima. (C, P, C)

GIORNO 6: DA KOHIMA A MOKOKCHUNG – TRA COLLINE E TRADIZIONI

Kohima – Mokokchung
Dopo una colazione mattutina, il viaggio riprende con una lunga ma panoramica traversata (circa 7–8 ore) attraverso le dolci colline del Nagaland, passando dal mondo degli Angami di Kohima al cuore culturale della tribù Ao Naga: Mokokchung. Questa vivace cittadina collinare è rinomata per le sue solide tradizioni letterarie, la lavorazione del legno e i festival dinamici, che ne fanno un centro vitale per la conservazione del patrimonio Ao.
Lungo il percorso, sosta per una breve visita al Villaggio di Touphema, un villaggio-heritage gestito dalla comunità e sviluppato per mostrare lo stile di vita tradizionale dei Naga. Capanni di paglia, focolari centrali e incisioni simboliche offrono uno sguardo sulla vita quotidiana prima della modernità, un’introduzione ideale ai fili culturali che intrecciano il mosaico tribale del Nagaland.
Proseguendo, la strada si snoda tra pendii ricoperti di pini, boschetti di bambù e campi terrazzati, rivelando viste panoramiche e scorci di vita rurale.
Arrivo a Mokokchung in serata. Il resto della giornata è libero per riposarsi o esplorare al proprio ritmo le tranquille atmosfere della cittadina.
Pernottamento a Mokokchung.(C, P, C)

GIORNO 7: L’ANIMA DEGLI AO NAGA

Mokokchung
Dopo la colazione, la giornata è dedicata alle radici culturali del popolo Ao Naga. Si comincia con Mopungchuket, un villaggio intriso di leggenda—casa della tragica storia d’amore di Jina ed Etiben. Passeggiate accanto al Time Pillar, dove incisioni raccontano migrazioni tribali e battaglie ancestrali, e fermatevi al lago sacro un tempo usato per rituali prima della guerra.
Si prosegue per Aliba, il luogo in cui gli Ao abbracciarono per la prima volta il cristianesimo nel 1872. Dopo pranzo, visita a Longkhum, noto per le sue viste panoramiche sulla valle del Doyang, e a Ungma, il più grande villaggio Ao, dove gli anziani portano ancora i tradizionali tatuaggi e le storie orali riecheggiano nell’aria.
Rientro a Mokokchung per la notte, con l’eco di canti, racconti e pietre.
Pernottamento a Mokokchung. (C, P, C)

GIORNO 8: NEL TERRITORIO DEI KONYAK

Mokokchung – Mon
Dopo la colazione, partenza per Mon, un lungo ma panoramico viaggio (6–7 ore) attraverso le colline boscose dei Patkai, verso l’estremità nord-orientale del Nagaland. Questa regione remota è la patria dei Konyak, la più emblematica delle tribù naga, un tempo temuti come cacciatori di teste e oggi ammirati per la loro arte e la loro forte identità.
Con i loro volti tatuati, le collane di teschi in ottone e i fucili artigianali, gli anziani Konyak portano ancora i segni di un passato guerriero. Le loro caratteristiche case comuni, decorate con teschi di animali e intagli in legno, riflettono una cultura intrisa di rituali, coraggio e orgoglio ancestrale.
Arrivo a Mon in serata e sistemazione. L’atmosfera è silenziosa ma carica del peso di una terra dove mito e memoria non sono mai lontani.
Pernottamento a Mon. (C, P, C)

GIORNO 9: TRA I KONYAK

Mon
Dopo la colazione, partenza per esplorare i villaggi Konyak nei dintorni di Mon, dove il tempo sembra essersi fermato. Se viaggiate all’inizio di aprile, potreste assistere all’Aoleang Festival, una celebrazione primaverile caratterizzata da danze tradizionali, rituali e orgoglio tribale.
Visita a Hongphoi, Wangla e Old Mon, dove l’eredità guerriera dei Konyak è ancora visibile nei volti tatuati degli anziani del villaggio e nelle case comuni adornate con teschi di bufalo e simboli in legno intagliato delle cacce passate. Le case dei capi villaggio si ergono fiere con i loro tetti di foglie di palma e le massicce travi di legno, eco di secoli di tradizione.
Artigianato, storia orale e un forte ritmo comunitario definiscono la vita qui. Camminare in questi villaggi offre uno sguardo raro su una delle culture tribali più uniche dell’Asia meridionale.
Pernottamento a Mon. (C, P, C)

GIORNO 10: LONGWA – AL CONFINE DI DUE MONDI

Mon – Longwa – Mon
Dopo la colazione, partenza verso est in direzione di Longwa, uno dei villaggi Konyak più iconici, situato in modo spettacolare a cavallo del confine tra India e Myanmar (2 ore di auto). La casa dell’Angh (capo villaggio) si trova simbolicamente a metà tra le due nazioni—metà in India, metà in Myanmar—offrendo uno sguardo su un mondo in cui i confini esistono solo sulla carta, ma non nello spirito.
Incontro con l’Angh e la sua famiglia, custodi di una tradizione orale che fonde saggezza ancestrale e fiera indipendenza. Esplorazione dei Morung, i tradizionali dormitori dove un tempo i ragazzi venivano iniziati alla vita tribale, e osservazione dei trofei di guerra, dei tamburi rituali e delle reliquie annerite dei tempi del headhunting.
Passeggiata nel villaggio per ammirare i lavori in metallo e i gioielli tribali realizzati a mano dagli artigiani locali, osservando il ritmo della vita quotidiana: donne che tessono, bambini che giocano attorno ai focolari e uomini al lavoro nei campi Jhum (taglia e brucia) che terrazzano le verdi colline.
Nel pomeriggio, rientro a Mon, portando con sé storie che superano i confini.
Pernottamento a Mon. (C, P, C)

GIORNO 11: RITORNO NELLE PIANURE

Mon – Dibrugarh
Dopo la colazione, lasciate le colline boscose del Nagaland per iniziare la discesa verso le pianure dell’Assam, con un viaggio di circa 5–6 ore. Man mano che il paesaggio cambia dai pendii scoscesi alle basse terre coperte di piantagioni di tè, l’aria si fa più pesante e il ritmo rallenta.
All’arrivo a Dibrugarh, una cittadina tranquilla ma storica sulle rive del fiume Brahmaputra, sistemazione e relax. Nel tardo pomeriggio, passeggiata sul lungofiume al tramonto, dove la vastità del fiume riflette il cielo e i pescatori tornano con le loro reti.
Serata a disposizione. Chi lo desidera può esplorare i mercati locali, ricchi di spezie, sete e della vivace quotidianità assamese.
Pernottamento a Dibrugarh. (C, P)

GIORNO 12: PARTENZA

Dibrugarh
Dopo la colazione, trasferimento all’aeroporto di Dibrugarh per il volo di rientro.

ATTIVITÀ

  • Esplora il patrimonio coloniale e artistico di Calcutta, dalle dimore nobiliari del Nord al quartiere dei vasai di Kumartuli.
  • Visita le Missionarie della Carità di Madre Teresa e la sua Casa, incontrando i bambini orfani e conoscendo la sua eredità.
  • Scopri Khonoma, il primo “villaggio verde” dell’India, e passeggia nella foresta comunitaria protetta.
  • Scopri la resistenza tribale degli Angami e le pratiche agricole sostenibili sulle colline terrazzate del Nagaland.
  • Cammina tra le tombe del cimitero della Seconda Guerra Mondiale di Kohima e visita il Museo Statale del Nagaland per comprendere l’identità naga.
  • Vivi l’Hornbill Festival (a dicembre), una celebrazione delle 16 tribù naga tra danze, musica e rituali.
  • Attraversa gli altopiani remoti fino a Mokokchung, patria degli Ao Naga, ed esplora villaggi leggendari come Mopungchuket e Ungma.
  • Visita il luogo dove gli Ao si convertirono al cristianesimo nel 1872 e osserva i laghi sacri, i tamburi rituali e i pilastri di pietra incisi.
  • Entra nel territorio dei Konyak a Mon e Longwa, incontrando anziani tatuati e scoprendo le lunghe case ancestrali.
  • Incontra l’Angh (capo tribale) di Longwa, la cui casa si trova a cavallo tra India e Myanmar.
  • Osserva la lavorazione tradizionale dei metalli, l’intaglio del legno e la cultura del tatuaggio ancora viva nei villaggi remoti.
  • Passeggia tra i campi dove si pratica ancora la coltivazione Jhum e vivi la quotidianità rurale.
  • Ammira il tramonto sul fiume Brahmaputra a Dibrugarh ed esplora i vivaci mercati assamesi.

IMPATTO SOCIALE E AMBIENTALE

Questo itinerario è stato progettato con una forte attenzione alla responsabilità sociale e alla consapevolezza ambientale. Le regioni coinvolte—Nagaland e Alto Assam—sono tra le meno visitate in India e, per questo motivo, il turismo qui svolge un ruolo cruciale nel sostenere le economie locali, preservare le identità culturali e promuovere l’equilibrio ecologico.
Ogni volta che è possibile, alloggi e servizi sono selezionati tra operatori locali, tra cui guesthouse a conduzione familiare, homestay tribali e villaggi-heritage gestiti da cooperative locali. Queste strutture non solo offrono esperienze autentiche, ma garantiscono anche che i ricavi del turismo siano distribuiti equamente e contribuiscano direttamente allo sviluppo delle aree visitate.
Un elemento centrale del viaggio è l’incontro con le comunità tribali—come gli Angami, gli Ao e i Konyak—che custodiscono sistemi di conoscenza, artigianato e tradizioni orali unici. Le visite ai loro villaggi sono sempre organizzate previo consenso e seguono linee guida etiche, rispettando le usanze locali e garantendo un approccio non invasivo. Gli ospiti sono incoraggiati ad acquistare artigianato e tessuti direttamente dagli artigiani, sostenendo le micro-economie e le competenze tradizionali.
Dal punto di vista ambientale, l’itinerario mette in evidenza le migliori pratiche di conservazione. A Khonoma, ad esempio—riconosciuto come il primo “villaggio verde” dell’India—i viaggiatori possono osservare un modello esemplare di protezione ambientale guidata dalla comunità. L’uso della plastica è ridotto al minimo durante il viaggio e gli ospiti sono invitati a portare con sé oggetti riutilizzabili (come borracce e borse) per diminuire la propria impronta ecologica.
Raggiungendo regioni periferiche, questo itinerario contribuisce a diffondere i benefici del turismo oltre i circuiti abituali, favorendo uno sviluppo più equo e alimentando l’orgoglio nelle culture locali. Allo stesso tempo, offre ai viaggiatori l’opportunità di esplorare paesaggi e tradizioni remote in modo responsabile e significativo.

CONSIGLI PRIMA DELLA PARTENZA

Questo itinerario include aree ancora lontane dai circuiti del turismo di massa. I villaggi sono spesso isolati, le strade lunghe e tortuose, e gli alloggi semplici ma selezionati con cura. L’elettricità può essere intermittente, la copertura telefonica incerta e le infrastrutture minime. Nulla di tutto ciò rappresenta un problema—se compreso in anticipo.
Viaggiare nel Nagaland significa adattare il proprio ritmo e le proprie aspettative. Gli incontri qui seguono tempi propri, e il rapporto con lo spazio, il silenzio e l’ospitalità spesso sfugge ai nostri schemi abituali. È importante vivere queste esperienze con apertura e senza filtri—lasciando andare confronti, orari e preconcetti.
Le dinamiche culturali variano molto da un villaggio all’altro. In alcune comunità la fotografia è ben accolta, in altre no. Lo stesso vale per domande, gesti e interazioni sociali. Non esiste un codice scritto—serve attenzione, sensibilità e rispetto.
Le condizioni meteorologiche possono cambiare rapidamente, soprattutto in collina. Un certo grado di imprevedibilità fa parte del viaggio. Essere preparati—più mentalmente che logisticamente—fa la differenza. Questo non è un viaggio per chi cerca comfort o visite rapide. È per chi desidera comprendere un modo di vivere diverso, attraverso la presenza piuttosto che l’osservazione.

HOTEL

Gli alloggi in tutto il Nagaland sono semplici ma accoglienti, con un’enfasi sul carattere locale e sulla vicinanza alle esperienze culturali. A Khonoma, Mokokchung e Mon, le piccole strutture a conduzione familiare riflettono lo spirito dell’ospitalità comunitaria. A Calcutta e Dibrugarh, invece, gli hotel sono di categoria superiore, con un’impronta dell’epoca coloniale che offre maggiore comfort e spazio. Gli standard variano a seconda della località, ma tutte le sistemazioni sono scelte per la loro autenticità e il loro legame con il territorio.

TRASPORTI

Tutti i trasferimenti sono effettuati con veicoli privati, adattati alle strade montane e rurali del Nagaland. Dove possibile, vengono utilizzati comodi SUV o minivan con aria condizionata, soprattutto per le lunghe percorrenze. Alcuni tratti interni possono includere strade sconnesse o strette, ma tutti i conducenti sono professionisti locali con una profonda conoscenza del territorio. Sono inclusi nel prezzo anche 2 voli interni: Calcutta–Dimapur e Dibrugarh–Calcutta.

QUANDO ANDARE

La stagione migliore per viaggiare va da ottobre ai primi di aprile, quando il clima è secco e fresco e le condizioni delle strade sono più favorevoli. Dicembre è un periodo particolarmente interessante grazie all’Hornbill Festival, che riunisce a Kohima le sedici tribù del Nagaland in una grande celebrazione culturale.
Marzo e l’inizio di aprile offrono un’altra occasione speciale per assistere all’Aoleang Festival a Mon, un rituale primaverile del popolo Konyak.
Dalla fine di aprile in poi, le temperature salgono sensibilmente e il caldo può diventare fastidioso, soprattutto nelle pianure dell’Assam.
La stagione monsonica, da metà maggio a settembre, porta piogge intense che possono influire sulla mobilità e rendere più difficoltoso l’accesso alle aree remote. In questo periodo, molti mercati ed eventi tribali si diradano o vengono sospesi del tutto.

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    Prima di tutto perché noi siamo un tour operator locale e organizziamo direttamente tutti i servizi a terra durante il viaggio. In secondo luogo perché le tariffe aeree cambiano continuamente, e chi prima prenota meno paga. Per includerlo, dovremmo calcolare un costo “prudenziale” che ti aumenterebbe il costo totale del tuo pacchetto di viaggio, impedendoti di usufruire della miglior tariffa aerea disponibile al momento della prenotazione. Per questo preferiamo lasciarti libero di accedere alle migliori condizioni disponibili al momento della tua prenotazione.
    Comunque su richiesta, possiamo consigliarti la soluzione più conveniente per poter prenotare direttamente in autonomia il tuo volo.

    Raccontaci cosa ti aspetti in particolare da questo viaggio. Per poter capire meglio lo stile del tuo viaggio. (facoltativo)

    Quale ritmo vorresti dare al tuo viaggio? (obbligatorio)

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